La tanto attesa e chiacchierata autobiografia dell’ex One Direction Zayn Malik (ve ne avevamo parlato QUI) è finalmente arrivata nelle librerie il 1° novembre, via Penguin Random House.
Zayn, titolo dell’opera, ha tanto fatto discutere i mesi scorsi in quanto, da quel poco allora emerso, era evidente il fatto che il giovane si sarebbe lasciato andare a racconti pungenti riguardanti il suo passato con la band che, da quando ha lasciato, non ha mai smesso di criticare.
Ora che il libro è stato pubblicato le attese confessioni del cantante sono alla luce del sole e stanno già dividendo le opinioni dei fans.
Una cosa in particolare ha colpito i seguaci del giovane, un passaggio in cui ammette di aver sofferto di gravi disturbi alimentari quando faceva ancora parte del gruppo.
Ecco come ricorda il difficile periodo nelle pagine della sua autobiografia:
C’è qualcosa di cui non ho mai parlato pubblicamente prima, qualcosa cui sono venuto a capo solo una volta lasciata la band: il fatto che soffrivo di disturbi alimentari.
Non è che avevo problemi per il mio peso o cose di questo genere, semplicemente stavo senza mangiare per giorni, 2 o 3 consecutivi. La cosa era diventata abbastanza seria finché non l’ho realizzata per ciò che era.
Sentivo di non aver controllo su nulla che riguardasse la mia vita ma il cibo era qualcosa che potevo controllare, quindi lo facevo.
Ho perso così tanti chili che mi sono ammalato. Il carico di lavoro e i ritmi della vita on the road uniti alle pressioni e alle tensioni che si creano quando si è parte di una band hanno avuto effetti negativi sulle mie abitudini alimentari.
Dopo questo sfogo torna a parlare anche del motivo per cui quest’estate si è visto costretto a cancellare la sua performance al Capital Radio Summertime Ball (QUI per saperne di più):
La mattina stessa dell’evento un attacco di panico mi ha colpito come un fottuto treno merci. Mi sentivo male. Non riuscivo a respirare. L’idea di dovermi esibire mi terrorizzava ed ero paralizzato dall’ansia.
Quando il mio team arrivò per vedere cosa c’era che non andava ero in uno stato di blackout psicologico…
Ora il piano è quello di iniziare ad esibirmi in luoghi più piccoli e lavorare partendo da questi problemi. Quest’ansia non avrà la meglio su di me
Certamente dichiarazioni di questo tipo non lasciano indifferenti; non è bello pensare che un giovane cantante all’apice della carriera venga frenato da attacchi di panico, tanto più che in passato Zayn ha sempre proposto ottime performance assieme alla band, dimostrando di riuscir a sostenere palchi important, da Wembley al Madison Square Garden. Forse far parte di una band non comportava solo disagi?
Stessi identici problemi che ha avuto Robbie Williams dopo che lasciò i Take that all’apice del loro successo nel 1995.. ansia, attacchi di panico, depressione, droghe, alcol, farmaci.. purtroppo non tutti hanno la tempra per superare un tale livello di pressione, soprattutto se molto giovani. Ci vorrebbe un limite all’ambizione di manager, produttori e case discografiche, gente spesso senza scrupoli che spreme le sue giovani “galline dalle uova d’oro” fino al midollo, portandole sovente all’autodistruzione, vedi i casi più eclatanti di Michael Jackson, Macaulay Culkin, Amy Winehouse, Britney Spears, Robbie Williams, ecc. ecc. Ci vorrebbero degli assistenti sociali per minori e adolescenti che vaglino il livello di stress, di pressione, di ora lavorate e di impegni settimanali e a chi sfora vengano inflitte multe salate alle case discografiche/cinematografiche. Ma mi sa che questa è un’utopia e prevedo che in futuro di casi come il suo ce ne saranno sempre di più visto l’orientamento del mercato a personaggi sempre più giovani..