Bambina prodigio nel 2008, esordiente nel 2013 e cantante emergente in tutto il mondo nel 2015, Zara Maria Larsson, meglio conosciuta come Zara Larsson, è nata il 16 dicembre 1997 in una piccola cittadina svedese, Parung, nella regione del Bogor.
Dopo aver vinto Talang 2008, la versione made in Sweden di Britain’s Got Talent, alla tenera età di 10 anni, Zara vien da subito catalogata da tutti come la nuova promessa della musica svedese e come una grande bambina prodigio. Il suo primo singolo, una cover di “My Heat Will Go On” di Celine Dion, le ha permesso di stupire tutti con una performance vocale da brividi.
Dopo questo debutto, Zara non è passata inosservata: nel 2010 (ad appena 12 anni!) è stata arruolata all’interno della casa discografica Ten Music Group, uno degli studios più famosi ed illustri nel paese scandinavo.Nel 2013 viene rilasciato il suo EP di debutto, Introducing, dal quale è stato estratto il singolo “Uncover”, uno dei migliori della sua breve ma intensa carriera che, una traccia certificata 6 volte platino dalla Sverige Topplistan, la chart svedese.
“Uncover” è una magnifica ballad pop che punta su un ritmo lento e pacato ed una base costituita unicamente dal piano sulla quale si adatta perfettamente la voce di una Zara alle prime armi, che decide di scoprire pian piano le proprie possibilità vocali, passando dal registro grave, all’inizio, a quello medio fino a quello acuto, sfaccettatura che riesce a domare facilmente grazie ad un controllo vocale molto raro sia nelle grandi cantanti al proprio debutto che per artiste navigate. Un ottimo debutto, qualitativamente parlando, per un’artista sedicenne impaziente di conquistare il mondo con le sue canzoni, il suo timbro vocale e la sua dedizione.
Grazie a questo singolo, Zara è riuscita a far tremare pure gli States, dove è stata prontamente contattata da LA Reid che le ha proposto un contratto triennale con la sua casa discografica, la Epic Records.
Spinta dal grandissimo successo in patria, la giovanissima cantante svedese, ancora sedicenne, rilascia altri due singoli, “She’s Not Me” e “Bad Boys”, che però non riescono ad ottenere i risultati della canzone precedente, fermandosi alla no. 21 e alla no. 27 rispettivamente della classifica svedese.
Messa sotto pressione dalla casa discografica, che la sprona a rilasciare nuovi singoli, la ragazza rilascia “Carry You Home”, altro brano che ha raccolto parecchi consensi, in particolare in Svezia e nella penisola scandinava, riportandola ai vertici delle classifiche.
“Carry You Home” è un’altro singolo pop nel quale Zara sperimenta di più sia con la base, ricca di elementi e tecniche nuove, come l’arpa, il pizzicato della chitarra ed elementi elettronici, che con la voce, mostrando di più il suo registro nasale, riuscendo in ogni caso a mostrare, come nel precedente singolo, ogni singola sfaccettatura del suo registro vocale. L’interpretazione è da paura: calda, avvolgente e allo stesso tempo magica, capace di trasportare l’ascoltatore, abituato ancora ad una cantante da ballad, in un mondo più allegro e spensierato.
Spinta dall’aria rivoluzionaria che si respirava nel suo studio discografico, viene rilasciato, sempre nel 2014, “Rooftop”, uno dei singoli più…..
Spinta dall’aria rivoluzionaria che si respirava nel suo studio discografico, viene rilasciato, sempre nel 2014, “Rooftop”, uno dei singoli più….. sperimentali e diversi nella sua discografia, che riesce ad arrivare fino alla posizione no. 6 nella classifica del suo paese, portando a 3 il numero di top 10 raggiunte dalla nuova promessa della musica svedese.
Spinta da un’infrenabile numero di copie vendute in poco più di un anno nella sua patria, il 1 ottobre 2014 viene rilasciato 1, il suo album di debutto, che raccoglie consensi per lo più positivi sia dalla critica che dal pubblico, venendo classificato platino in Svezia per le 40 mila copie vendute in pochissimo tempo. Ultimo estratto nel 2015 dalla 1 Era è “Weak Heart”, il suo singolo più sottovalutato.
Il brano in questione è caratterizzato da una base molto semplice, come la maggior parte dei singoli contenuti nell’album, costituita dal piano e alcuni elementi elettronici che passano in secondo piano rispetto all’interpretazione vocale da brividi di Zara, la quale dimostra di nuovo di essere una delle cantanti emergenti più capaci che siano mai uscite dal mercato svedese.
Senza nessun intoppo o problema di qualsiasi tipo, la cantante riesce a passare dal registro medio, nel quale la voce appare potente e carica, al registro acuto, mostrando la parte più acuta del suo vastissimo vocal range, parte che aveva tenuto in parte nascosta nei precedenti brani, nel quale, tramite vocalizzi, fa tremare l’ascoltatore.
Dopo essere stata assente per circa sei mesi, nel quale ha dichiarato di essere rinchiusa nello studio di registrazione, Zara è tornata a inizio giugno ed ha inaugurato una nuova era con un nuovo singolo, un nuovo stile musicale e una nuova immagine molto più sexy e provocante: in poche parole, una nuova Zara.
A segnare un taglio netto con la “vecchia” cantante è “Lush Life”, il suo primo singolo a debuttare in tutte le classifiche svedesi e anche in quelle oltreoceano. Oltre alla prima posizione nella classifica nazionale, il brano riesce ad arrivare alla quarta posizione in Australia, alla no. 18 in Messico, alla no. 20 in Italia e alla no. 3 nel Regno Unito, diventando la sua prima top 10 nel paese inglese.
Il brano è una traccia electropop con influenze dance dall’atmosfera estiva che punta su una base ricca di elementi elettronici, che costituiscono un’importantissima novità nella discografia di Zara, e un ritmo catchy, ballabile ed infettivo che attrae l’ascoltatore dal primo secondo grazie anche ad un fischiettio che salta fuori ogni tanto. Molto buona l’interpretazione vocale che, per la prima volta, non cade in virtuosi cambi di registro o vocalizzi intenti a focalizzare l’ascolto unicamente sulla voce, anche se l’artista riesce in qualunque modo a mostrare la sua potente vocalità.
Spinta dall’enorme successo del precedente disco, che si sta pian piano diffondendo a macchia d’inchiostro in tutto il mondo, il team di autori e di produttori decide di puntare su “Never Forget You”, traccia co-scritta e co-prodotta dal debuttante inglese MNEK, che collabora con la giovane svedese.
Sebbene segua a grandi linee il sound del precedente singolo, Zara decide di puntare su uno stile ancora più “casinista”: l’house e la dance vera e propria. Caratteristiche principali sono la base, molto ricca di elementi adatti per le discoteche e i club mondiali, il ritmo, dettato da un potentissimo bea, e le voci dei due interpreti che, mostrando le loro capacità da brividi, riescono a catalizzare l’attenzione del fruitore attraverso potentissimi vocalizzi, creando un’armonia perfetta tra i due.
Mai come in questo brano, Zara si pone come una vera e propria leonessa capace di colpire tutti attraverso un registro vocale, che spazia da note molto basse fino ad acuti graffianti, molto ampio che fa intendere a tutti che la parte migliore deve ancora arrivare.
Grazie ai due precedenti brani, la cantante allarga i confini in tutta Europa e anche oltreoceano, USA e Australia in primis, dove viene considerata come un’artista dalle mille potenzialità.
E’ particolarmente negli UK che Zara viene notata da parecchi producer che la vogliono nel proprio team ed è proprio questo il caso del rapper e produttore britannico Tinie Tempah che decide di collaborare con lei non in uno, ma in due progetti: uno è il remix di “Lush Life”, al quale viene aggiunta una strofa dell’inglese, e il secondo è l’inedito, sempre del rapper londinese, “Girls Like” dove la cantante punta di nuovo sul suo registro acuto ma allo stesso tempo graffiato, convincendo gran parte del pubblico e della critica, cavalcando la top 10 dei singoli più venduti nel Regno Unito da più settimane.
Ma le notizie non terminano qua, visto che la nuova promessa della musica mondiale è al lavoro al suo album di debutto internazionale, QUI per tutte le news.
Personalmente in Zara, io ho trovato una vera artista con una voce da leonessa, che salta sempre fuori e capace di variare da toccanti ballad fino a singoli dance e house. Con un carattere tutto suo, la ragazza è riuscita a conquistare un numero giò altissimo, preludendo ad una delle artiste svedese che potrebbero cambiare la storia della musica svedese, una degna succeditrice degli ABBA, che negli anni 70 e 80 hanno rivoltato l’idea che gli americani avevano della musica europea e, più nello specifico, di quella svedese, intesa come tutta fumo e niente arrosto.