Charli XCX è una giovane cantautrice britannica divenuta nota al pubblico nel 2014, quando partecipa alla colonna sonora di Colpa delle Stelle col brano Boom Clap e collabora con Iggy Azalea nella hit Fancy.
Dopo due successi del genere sembrava avesse la strada spianata per l’uscita del suo secondo progetto discografico, Sucker; in realtà le cose non sono andate proprio così e i singoli estratti non hanno nemmeno avvicinato i numeri di Boom Clap.
A poco più di un anno dalla release di Sucker, la temeraria artista ha deciso di fare le cose in grande e fondare a soli 23 anni una propria casa discografica, la Vroom Vroom Recordings. Un progetto coraggioso per una ragazza così giovane, che comunque sia ha sempre dimostrato di essere molto sicura di sé, tanto che per il nuovo album ha dichiarato che “potrebbe rivoluzionare il sound del pop”.
A pochi giorni di distanza dalla notizia della fondazione di una label indipendente, in attesa di definire i dettagli del terzo album, è arrivato l’EP Vroom Vroom.
Vroom Vroom EP vede la collaborazione del produttore inglese SOPHIE (che ha lavorato con Madonna in Bitch, I’m Madonna) e contiene 4 canzoni, una delle quali, Vroom Vroom, premierata già ad ottobre dell’anno scorso. Il sound è davvero tutto fuorché scontato e si discosta di gran lunga dalla Charli XCX di Sucker.
Questo è un bene o un male? Giudicate voi.
VROOM VROOM: brano un po’ pazzo, caotico e…rumoroso. Charli XCX con questo singolo passa da un pop, se così possiamo definirlo, tradizionale, ad un qualcosa di decisamente più strano. Vroom Vroom alterna dei ritornelli cantanti a delle strofe ‘rappate’, dove la voce pulita dell’artista lascia spazio ad un tono decisamente più ‘cupo’. Dal ritornello alle strofe cambia la voce ma cambia specialmente la base, che diventa martellante e, a tratti, fastidiosa.
Un pop sicuramente sperimentale che trova ispirazione dall’electronic, dalla techno e dai ritmi aggressivi della trap music. Il testo rispecchia lo stile anticonformista e grintoso di Charli, parla di un gruppo di ragazze che si diverte tra spiagge e lusso girando in Lamborghini senza autista perché una di loro ha voglia di guidare. Il tema dell’auto è ripresa chiaramente dal titolo Vroom Vroom (onomatopea inglese del rumore del rombo del motore) e nell’immagine di copertina dell’EP. Sicuramente un brano che non potrà piacere a tutti.
PARADISE (Feat. Hannah Diamond): la seconda traccia, un’uptempo pop, inizia in maniera del tutto diversa da com’era finita la seconda. Paradise si apre con un hook (che si ripeterà nel corso di tutta la canzone) nel quale la voce è modificata ‘stile chipmunk’.
Per gli amanti della Charli di Sucker forse questo è il brano più facile da apprezzare, in quanto il sound sperimentale si limita al ritornello, mentre la strofa cantata da Charli è molto basic.
Il testo è molto semplice ed immediato, parla di un amore libero e forte che fa toccare il cielo con un dito, “Tonight, we’re in paradise, soaring through the sky, seeing pink and white, yeah, we can make it right” (Stasera siamo in paradiso, salendo verso il cielo, vedendolo rosa e bianco, sì, possiamo farla funzionare).
TROPHY: primo singolo estratto dall’EP. Le ultime due tracce sono più aggressive e provocatorie delle precedenti. Trophy al suo interno campiona la celebre frase di Uma Thurman in Pulp Fiction “Now I wanna dance, I wanna win. I want that trophy, so dance good…” (E io voglio ballare, voglio vincere e voglio quel trofeo. Quindi balla bene…).
Ritmo danzereccio e incalzante, sound elettronico abbastanza piacevole, specialmente nel pre-hook (la parte migliore); con Trophy, Charli sfoggia il suo lato più sfrontato ed arrogante “Take the crown, shut it down, ‘bout to steal the show Shooting star, I’m a boss, Marilyn Monroe” (Prendo la corona, chiudi ‘bottega’ stella cadente, sto quasi per rubare lo show, sono un boss, Marilyn Monroe). A mio parere la traccia più interessante dell’EP, l’unica che forse avrà qualche chance di farsi notare.
SECRET (Shh): in questo pezzo musicalmente la mano di SOPHIE si sente alla grande; Charli mostra la sua immagine da bad girl e ragazza ribelle, stanca di fare quello che gli altri si aspettano da lei, che finalmente è libera di essere sé stessa, di divertirsi e rompere le regole (questo messaggio di ribellione è posto come un segreto tra lei e il suo interlocutore).
Sicuramente un sound sperimentale fatto di suoni elettronici particolari, che non sentiamo spesso, alcuni dei quali, però, alla lunga diventano un tantino fastidiosi.
Questi 4 brani ci fanno capire la direzione che Charli XCX ha intrapreso, in maniera decisa; un cambiamento che la indirizza verso il sound della PC Music, un mix di elementi di bubblegum pop, electro house, trap, synthopop e dance. Un cambio di direzione considerevole, opposto al pop mainstream, che ora però deve riuscire a trasmettere al pubblico…che non sempre accoglie con entusiasmo trasformazioni così drastiche.
Personalmente credo che la particolarità e complessità di certi suoni possano andare bene per un EP, ma forse in un LP, alla lunga, potrebbero risultare pesanti e privi di quell’appeal catchy che serve per far breccia nelle classifiche. Sicuramente apprezzabile il carisma e la sicurezza (fin troppa) di questa giovanissima ragazza che ha il coraggio di sperimentare e rimettersi in gioco al 100% già al terzo album, ma a suo beneficio sarebbe meglio fare le cose un passo alla volte perché si sa, a volte il troppo storpia.
Voi cosa ne pensate di questo EP? Vi piace la nuova Charli o preferivate quella di Sucker?