C’erano una volta gli ospiti internazionali a Sanremo!
Ed erano signori ospiti, gente che davvero contava, solitamente all’apice della loro carriera, e non si badava a spese per averli anche qua in Italia per il festival musicale più importante di casa nostra…
Purtroppo oggi non é più così, ma si può sempre ripercorrere il treno della nostalgia…
Ogni anno, qui in Italia il mese di febbraio (a marzo quest’anno) viene atteso da molti per via dell’evento musicale più importante: il Festival di Sanremo.
Competizione tra star della musica nostrana e trampolino di lancio per nuove proposte, il Festival è sempre un evento seguito da un numero altissimo di persone, uno di quegli spettacoli che hanno il potere di affermare o distruggere definitivamente la carriera di un’artista, una vetrina capace di dare una visibilità enorme a chiunque vi partecipi.
Per questo motivo, ad ogni edizione sono moltissimi gli ospiti (italiani e non) che accettano di presenziare durante una delle 5 serate al fine di ottenere più visibilità nel Bel Paese, e questo spesso attira qui in Italia grandi superstar della musica tra le più importanti nello scenario mondiale.
Diamo un’occhiata agli ospiti internazionali del passato, alcune vere leggende
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Madonna presenta Frozen nel 1998
Per rompere il ghiaccio, iniziamo con uno di quei rari casi in cui il Festival fu utilizzato anche da una diva mondiale per lanciare un brano destinato a diventare una delle sue più grandi hit. L’artista in questione era Madonna e nel Festival di Sanremo del 1998 lei presentò quello che era destinato a diventare uno dei suoi migliori successi: l’ipnotica “Frozen”.
A 2 anni dal grande successo ottenuto con “Evita”, la regina del pop si presentò al Festival per dare il via ad una delle sue Ere più imponenti la “Ray of Light” Era.
Come primo singolo si decise di rilasciare una canzone dal sound etnico ed elettronico, qualcosa di completamente diverso dal suo repertorio precedente, una vera scommessa che fu accolta con un grandioso entusiasmo dal pubblico di tutto il mondo.
Forti furono gli apprezzamenti anche da parte del pubblico all’Ariston, che salutò la presentazione di questo grande capolavoro nella miglior maniera possibile, con applausi ed urla, rarissime per un pubblico postato del teatro. Davvero un bel momento per la televisione italiana, alla quale va riconosciuto l’onore di aver trasmesso per la prima volta una delle più belle perle della musica pop anni 90.
Jennifer Lopez propone un medley delle sue hit più conosciute nel 2010
Nel 2010 tra gli artisti che cercavano un rilancio dopo un grosso periodo di magra commerciale c’era anche Jennifer Lopez.
La star, che da lì a poco sarebbe ritornata ai vertici delle classifiche mondiali con la superhit “On The Floor”, in quel momento stava cercando di lanciare il singolo “(What Is) Love”, un brano che otterrà così poco seguito da non essere inserito in alcun album, e in questo periodo decise di promuovere anche in Italia venendo al Festival di Sanremo.
Considerata come punta di diamante in un’edizione che mirava quasi esclusivamente su di lei per incrementare gli ascolti, la superstar non si limitò certo ad esibirsi col suo ultimo singolo ma, dopo una lunghissima intervista, deliziò il pubblico cantando alcune tra le hit più forti della sua carriera, brani molto apprezzati anche nella nostra nazione.
Anche questo fu un momento molto importante per la televisione italiana, 7 minuti di puro spettacolo in cui JLO diede una lezione al 90% degli artisti italiani su come si tiene il palco e su cosa significa essere un performer a 360 gradi.
Andrea Bocelli porta con sé Christina Aguilera per duettare sulle note di “Somos Novios” nel 2006.
Siamo nel 2006. Giusto in mezzo alla pubblicazione dei suoi più grandi capolavori “Stripped” e “Back to Basics”, Christina Aguilera tornò per pochissimo tempo a cantare in spagnolo duettando con uno dei tenori più amati ed apprezzati in tutto il mondo: Andrea Bocelli.
Il divo dell’opera inserì la superstar di “Beautiful” nel suo album di duetti “Amore”, interpretando con lei la splendida “Somos Novios”, una ballad struggente in cui entrambi gli interpreti sfoggiano le loro migliori doti vocali, un pezzo che anticipava al mondo la raffinatezza che avrebbe contraddistinto il prossimo capitolo della discografia Aguileriana.
Per promuovere il progetto, Bocelli portò per la prima volta Xtina sul palco dell’Ariston per offrirci una memorabile performance di questa canzone, un duetto che fu una delle poche note positive di un’edizione del Festival in cui a vincere il festival fu una canzone da Zecchino D’oro incentrata sulla vita di un piccione… memorabile anche la presentazione di Bocelli che, parlando con Panariello, disse “Stai a sentire che voce ha questa ragazzina”.
Whitney Houston canta All At Once nel 1987
Facciamo un salto indietro nel tempo di ben 19 anni per trovare un’altra occasione, in cui una delle voci più belle che siano mai esistite, prese i riflettori dell’Ariston. Sto parlando della compianta Whitney1 Houston che in quell’annata pubblicò il suo secondo album.
A quasi 24 anni, ignara di come di lì a poco sarebbe passata dall’essere una semplice superstar all’essere una grande leggenda, l’interprete si presentò a Sanremo per eseguire una performance di un brano che non sarà mai ricordato come uno dei suoi classici, ma che noi italiani ricordiamo proprio per essere il primo brano ad aver portato la diva a fare promozione qui in Italia.
Con una voce capace di mettere i brividi alla prima nota, Whitney propose anche in questo caso un’esibizione grandiosa, uno spettacolo immenso per le nostre orecchie che purtroppo sono rimaste orfane troppo presto di questa grandiosa voce. A poco più di tre anni dal suo decesso, ci piace ricordare così questa grande artista.
Mariah Carey si esibisce con I Still Believe nel 1999
Andiamo in avanti nel tempo di 12 anni per incontrare un’altra grandissima vocalist venuta a promuovere la sua musica al Festival di Sanremo. Mariah Carey, la quale in quel periodo promuoveva uno dei brani migliori della sua discografia: la superlativa “I Still Believe”.
Terzo singolo estratto dal GH “#1’s”, il brano fu portato da Mariah all’interno del primo Festival condotto da Fabio Fazio il quale, lontano anni luce dalla dimestichezza con cui oggi intervista superstar internazionali a “Che Tempo Che Fa”, accolse molto impacciatamente la Carey, la quale comunque non si scompose e si concentrò sulla sua esibizione.
Anche in questo caso, l’ugola di Mimi provocò emozioni incredibili in tutti i telespettatori, la sua voce potente ed emotiva riuscì a far venire la pelle d’oca a milioni di persone, il tutto per un’esibizione che noi tutti ricordiamo come una delle migliori mai proposte da un ospite internazionale a Sanremo. Questi erano gli anni d’oro di Mariah, ma noi speriamo che presto possa tornare ad offrirci performance di questo livello.
Shakira incanta il pubblico italiano con “Whenever, Wherever” nel 2002
Dopo due perle d’annata torniamo adesso negli anni 2000 per trovare una performance proposta da un’altra grandissima superstar della musica pop internazionale: la popstar colombiana Shakira.
A pochi mesi dall’inizio della sua carriera nel mercato anglofono, l’interprete aveva già trovato nell’Italia uno dei mercati più favorevoli alla sua ascesa e così, in un anno particolarmente ricca di star internazionali tra gli ospiti di Sanremo, non poteva certo mancare questo fenomeno latino che in pochissimo tempo aveva monopolizzato il mercato con la sua hit “Whenever, Wherever”.
Ammaliante e conturbante come poche, Shakira incantò per davvero il pubblico italiano eseguendo una performance buona tanto sul piano vocale quanto su quello scenico. Da notare i movimenti sinuosi e piccanti con cui l’artista enfatizzò la sua musica, proponendo così una performance che contribuì senza alcun dubbio ad affermarla come una delle star più amate di sempre in Italia.
Eros Ramazzotti ed Anastacia cantano “Il Ritmo della Passione (You Belong to Me)” nel 2006
Oltre al duetto tra Bocelli e Christina Aguilera, il Festival di Sanremo del 2006 va ricordato anche per l’esibizione dal vivo di un altro grandioso duetto tra un artista italiano ed uno internazionale: quello tra Eros Ramazzotti ed Anastacia sulle note di “Il Ritmo della Passione”.
Hit tra le più forti di quegli anni in Italia ed America Latina, questa meravigliosa ballad ad argomento amoroso ci incantò tutti anche dal palco dell’Ariston, occasione in cui i suoi due interpreti ci offrirono una performance davvero stupenda, uno di quei duetti in cui lo spettatore non può restare impassibile di fronte all’alchimia presente tra i due cantanti di turno.
A quei tempi, Anastacia era esattamente a metà strada tra l’album di maggior successo della sua carriera ed il disco da cui inizierà la sua discesa commerciale, tuttavia in questo momento sembrava essere davvero una stella destinata a brillare per sempre, una creatura perfetta dotata di un talento così grande da renderla invincibile. Per il mercato magari non sarà più così, ma per noi Anastacia resta un’artista straordinaria e sarebbe bello rivederla ai vertici delle classifiche come allora.
Shania Twain si esibisce con “I’m Gonna Getcha Good” nel 2003
Torniamo indietro di giusto qualche anno per arrivare nel 2003, annata meno ricca di ospiti internazionali rispetto alla precedente ma in cui potevamo osservare comunque alcuni nomi molto interessanti. Tra questi c’era quello di Shania Twain.
Con “I’m Gonna Getcha Good,” la superstar portò sul palco dell’Ariston tutta la sua bravura e la sua energia per un’altra performance che in molti ricordiamo come una delle migliori dei primi anni 2000 al Festival.
Con questo grandioso miscuglio tra country, pop e dance, una delle poche cantanti country ad aver ottenuto successo anche in Europa eseguì una performance grintosa ed indimenticabile, un’occasione in cui tutti poterono ammirare il suo incredibile talento grazie ad uno dei brani più incisivi della sua discografia. A 13 anni da questa performance, noi tutti speriamo che questa grande artista possa tornare presto in scena per proporci altre grandi esibizioni come questa.
Britney Spears canta LIVE “I’m Not A Girl, Not Yet A Woman” nel 2002!
C’era una volta una Britney Spears che amava girare il mondo per promuovere la sua musica, che (soprattutto con le ballad) metteva da parte il playback.
Questa versione di Britney così diversa da quella attuale fu tra i tanti ospiti del 2002 per cantare una delle migliori canzoni di tutta la sua discografia: la splendida ballad “I’m Not A Girl, Not Yet A Woman”, un brano sognante, molto intenso emotivamente e che l’artista riusciva ad interpretare emozionando i suoi ascoltatori, fan e non solo.
Sicuramente non perfetta in questa sua esecuzione, Britney propose comunque un live di tutto rispetto, una delle sue migliori performance sul piano vocale. Priva di ogni fronzolo scenico, l’artista dimostrò in questa occasione di saperci fare anche puntando esclusivamente sulla voce, rendendo molto bene, e riuscendo ed emozionare il pubblico, ignaro di come da lì a pochi anni questa ragazza si sarebbe stravolta a causa di molteplici problemi.
Questa Britney è un altro ricordo che ci rende molto malinconici, e speriamo che un giorno possa quantomeno tornare a cantare dal vivo per performance come questa, in cui non è prevista una coreografia.
Celine Dion canta “My Heart Will Go On” nel 1998
Ritorniamo ora agli ultimi anni 90 per una magnifica performance dell’unica tra le 3 più grandi vocalist degli anni 90 che ancora non ho citato in questo post: Celine Dion.
Qualche mese prima che la sua hit “My Heart Will Go On” si imponesse nell’immaginario collettivo come una delle migliori canzoni di sempre, la diva canadese venne qui in Italia per proporre una performance dal vivo di questo suo capolavoro, un brano destinato a fare la storia della musica ed a diventare una delle colonne sonore più apprezzate di sempre, nonché a consegnare la sua interprete alla storia della musica.
Con una voce che si commenta da sola, Celine propose un’altra performance assolutamente memorabile, riuscendo anche lei a far venire la pelle d’oca ai telespettatori ed ha mostrare all’intero pubblico italiano il suo enorme talento, di gran lunga superiore a quello di tantissime celebrità venute fuori dopo di lei nel mondo della musica. Non c’è maniera migliore di concludere questo post che farlo ricordando come per un cantante la dote più importante sia la qualità della sua voce, ed in questo caso ci troviamo davanti ad uno strumento vocale davvero sopraffino.
Quanta magnificenza abbiamo avuto all’interno di questo grandioso show, uno dei pochi prodotti italiani che restano tuttora unici al mondo, un sempreverde che tra polemiche varie conserva sempre la sua grandezza nonostante siano passati ben 70 anni dalla sua creazione.
Se credete che oltre a queste performance ce ne siano anche altre che meritino di essere ricordate, potete citarle nei commenti. Che ne dite di queste esibizioni?