E’ uscito da poche settimane il nuovo album del famosissimo DeeJay francese Guetta, il quale ha scelto i migliori con cui collaborare. Nell’album troveremo canzoni con Afrojack, Avicii, Usher, Taio Cruz, Nicki Minaj, Timbaland, Dev e Jennifer Hudson. Guetta non ripete l’incredibile lavoro del precedente album, ma anche questo è un album degno di nota.
Where Them Girls At: insieme a Flo Rida, il quale restituisce il favore per “Club cant handle me” e Nicki Minaj, ecco il primo pezzo dell’album, e il primo singolo scelto per scalare le classifiche. Viene diffuso in rete ancora prima che Guetta abbia terminato l’album, e prima che abbia perfezionato la stessa canzone, e di conseguenza viene scelto come singolo.
Decisamente commerciale, dal beat abbastanza potente, ma che sembra sentito e risentito, con un coro nel ritornello che ormai va molto di moda, e il pezzo rappato della Minaj, forse il pezzo più amato della canzone. La stessa Minaj prova a cantare il ritornello, ma senza il forte auto-tune usato in “Turn me on” l’effetto non è perfetto.
VOTO: 6 su 10
Little Bad Girl : un altra traccia finita online prima dell’uscita dell’album. Inizialmente soltanto con Taio Cruz, e poi con Ludacris. Comincia con un beat elettronico, trascinante e ripetitivo, sopra il quale Taio quasi parla, per finire in un ritornello potente, esplosivo, dal sound che ricorda molto le canzoni house del Nord-Europa, in questo caso viene sottolineata la somiglianza con “One” dei Sweddish House Mafia.
A metà della canzone parte poi al rapata di Ludacris, veloce e piacevole.
VOTO:7 su 10
Turn Me On: semplice il sound che da il via alla canzone cantata da Nicki Minaj, che troviamo in una veste diversa dal solito: la “popstar”. Enorme l’uso del auto-tune in questa canzone, che nel ritornello sembra usare lo stesso beat usato nel secondo singolo “Little bad girl”. Molti affermano che a tratti la voce assomiglia a quella si Willow Smith.
Guetta tornerà il favore a Nicki, magari nel suo prossimo album?
VOTO:7 su 10
Sweat: un remix del originale “Wet”, di Snoop Dogg. Uno Snoopy diverso dal solito, ma che riesce a conquistare il pubblico, infatti la canzone fa bene in classifica, nonostante sia molto criticata, soprattutto dai fan di Dogg.
Ennesima canzone dal beat molto nordico, in cui la strofa sembra quasi magra, povera, confrontata con il ritornello esplosivo, e ripetitivo nel testo. Sembra che Guetta abbia riciclato il sound di “Little bad girl” più di una volta, o no?
VOTO:6 su 10
Without You: terzo singolo, con il mitico Usher. Romanticissima la canzone, la quale parte calma e tranquilla, con Usher che confessa tutto il suo amore, e prosegue con un gran ritornello alla Daft Punk. Ottimo l’inserimento dei violini nella seconda strofa, un bel mix. La canzone presenta soltanto due strofe e due ritornelli, e un finale forse un po’ noioso, dato che risulta ripetitivo. La canzone sta facendo bene in classifica, e sicuramente salirà ancora.
VOTO:9 su 10
Nothing Really Matters: ad ascoltare il pezzo per la prima volta si pensa subito che sia stato fatto da Will.i.am al 100 per 100, invece ci dovrebbe essere pure lo zampino di Guetta. Si ripete la collaborazione dei due, e questa volta non si riesce a replicare il genio di “I wanna go crasy”. Inizio calmo e tranquillo, strofa semplice e auto-tune a palla nel ritornello, dopo il quale parte la “truzzata” in cui Will.i.am ci concedere la sua tipica rapata. I violini ricordano molto le canzoni fatte da Will.i.am, mentre la parte elettro ricorda Guetta.
VOTO:5 su 10
I Can Only Imagine: insieme a Chris Brown e Lil Wayne (che ormai sta ovunque), ecco uno dei pezzi su cui c’era più aspettativa, e che il pubblico ama maggiormente. Elettro fin dall’inizio della canzone, che quando si arriva al ritornello sembra scomparire, lasciando una bella base house, invece subito dopo si torna al beat precedente. Bellissimo il piano elettronico, ma i bass nella strofa deludono alquanto.
VOTO:7 su 10
Crank It Up: un altro amico che trona: Akon. Insieme cercano di ripetere la mitica “Sexy bitch”, ma il risultato, nonostante sia ottimo, non è quello. L’elettro comincia trascinante fin da subito, con una strofa in cui Akon dà il massimo, anche se il beat resta sempre quello. Il ritornello invece delude un po’, e la seconda volta diventa più potente e energetica, tanto quanto la strofa. Bridge inutile, che serve solo da passaggio dal secondo ritornello al gran finale. Non è “Sexy bitch”, ma è quel che si può definire “buona elettronica”.
VOTO:9 su 10
I Just Wanna Fuck: una veste inaspettata per Timbaland, ma non altrettanto per Dev. Lo stesso beat va ripetendosi dal primo all’ultimo secondo del pezzo, a volte più altro altre più basso, altre lasciandoci qualche secondo di riposo.
“Truzza” al massimo, commercialissima, ma che colpisce lo stesso, grazie ai fantastici bassi, e alla parte di Timbaland. Testo inutile e abbastanza volgare, ma la canzone in sé è un buon risultato.
VOTO:8 su 10
Night of your life: la potentissima voce della Hudson rende la canzone unica e indimenticabile. La canzone comincia con dei sound semplici, ma che non si fanno dimenticare, e con un ritornello potente alla “Only girl” di Rihanna. Infatti ci sono stati fin da subito i paragoni tra le due canzoni, dopotutto il sound è molto simile, e c’è chi dice soprattutto la composizione. Ma soprapponendo i due ritornelli ci sono delle differenze, anche se piccole.
I bassi nella strofa sembrano anche quelli già sentiti, ma la canzone è piaciuta, dato che è riuscita ad entrare nelle classifiche, e anche molto in alto. Ma non è l’unica canzone dell’album ad aver raggiunto la cima senza essere rilasciata.
VOTO:9 su 10
Repeat: Jessie J insieme a Guetta: tutti si aspettavano un gran pezzo elettronico che avrebbe spaccato in discoteca, invece non è stato proprio così. Il sistema usato per produrre la canzone è lo stesso di “Nothing really matters” e “Without you”, il violino presente, il beat simile alla canzone con Will.i.am, ma almeno la voce femminile di Jessie da un tono diverso alla canzone. Una bella canzone house.
VOTO:7 su 10
Titanium: esce inizialmente la versione con Mary J. Blige, ma poi (fortunatamente per molti) si rivela il feauring di Sia. Inizialmente il beat ricorda quasi una canzone dei Coldplay, poteva benissimo diventare un loro pezzo, con dei grandi cambiamenti però. Va subito nelle classifiche mondiali, senza nemmeno essere scelta come singolo, e viene amata dai fans di Guetta. Canzone house, anche se il ritornello presenta qualche sound elettronico.
VOTO:8 su 10
L’album continua con un secondo CD, in cui si trovano le canzoni strumentali. I pezzi che colpiscono di più sono:
Alphabeat: sembra un pezzo dei Duft Punk, potente, parte con un piano malinconico, questa volta classico, per finire in un sound davvero potente. La somiglianza con i Daft Punk è enorme, e molti suoi fan lo criticano. Pezzo che meriterebbe di essere estratto come singolo.
Sunshine: sembra prodotta totalmente da Avicii, anche se dovrebbe essere solo un featuring. Sound nordico, trascinate. Un pezzo epico, ripetitivo, ma la grandezza della canzone non stanca mai. Un altro pezzo che meriterebbe molto.
VOTO: 8 su 10
Ringraziamo EL SANTO per questa recensione CD!