Lo scandalo delle molestie sessuali ha colpito anche Nick Carter dei Backstreet Boys, accusato nei giorni scorsi da Melissa Schuman, ex componente della girlband Dream, che ha detto di essere stata stuprata dall’uomo nel 2002.
Melissa ha raccontato filo per segno la sua versione dei fatti in un lungo articolo pubblicato nel suo improvvisato blog (aperto appositamente per denunciare l’episodio). All’epoca lei aveva 18 anni, Nick 22 e si erano conosciuti perché entrambi scritturati per il film The Hollow. Prima di incontrarsi nel set, il cantante ha invitato la collega nella sua casa di Santa Monica, dicendo che poteva eventualmente portare qualche amico. A quel punto, colpita dalla gentilezza di Nick e pensando che quell’incontro avrebbe potuto essere utile in vista delle riprese, ha accettato e ha chiesto alla sua coinquilina di andare assieme a lei.
Una volta arrivate nella villa non trovarono che alcool e videogiochi. La serata sembrava procedere tranquilla finché Nick la accompagnò nel suo studio per farle ascoltare la musica a cui stava lavorando. E’ qui che, stando al suo racconto, dopo un scambio consensuale di baci, le cose sarebbero degenerate, fino ad arrivare ad un vero e proprio stupro.
Sconvolta, la Schuman non disse niente perché consapevole della rilevanza del Nick-personaggio e aveva paura che denunciando sarebbe andata incontro a pubblica umiliazione, tanto più che l’uomo era rappresentato dal più potente avvocato del Paese.
Accuse pesantissime di fronte le quali Nick Carter non poteva ovviamente far finta di nulla. L’uomo ha infatti rilasciato una dichiarazione ad un sito americano, in cui dice:
“Sono sconvolto e triste per le accuse rivoltemi dalla Sig.na Schuman. Melissa non mi ha mai detto mentre eravamo assieme e nemmeno in seguito che quello che abbiamo fatto non era consensuale. Avevamo registrato una canzone insieme, e sono sempre stato rispettoso e di supporto con lei, sia personalmente che professionalmente. E’ la prima volta che sento queste accuse, a quasi 2 decenni di distanza. E’ contro la mia natura e tutto ciò a cui credo di causare intenzionalmente a qualcuno sconforto e danno”.
Due versioni dei fatti completamente discordanti, che renderanno ancor più arduo il già delicato compito dei giudici. Cosa pensate di questa storia?