Recensione del disco di debutto di Leona Lewis Spirit, legato al successo del primo singolo “Bleeding Love”
Nuovo grande talento proveninte da X-Factor UK, Leona Lewis ha una voce portentosa, che ricorda quella delle colleghe più rodate come Aguilera e Carey. Il suo debut album si chiama “Spirit” e conta produzioni di lustro anglo-americane, anticipato dal singolo “Bleeding Love” che sta cominciando anche a sentirsi nelle radio del nostro paese sempre più spesso.
“Spirit” è un’album che personalmente mi ha deluso, niente da ridire sulla fantastica voce dell’interprete, il suo comportamento in pubblico è impeccabile, ed anche l’aspetto fisico di questa nuova artista è decisamente invitante, tuttavia l’album manca d’anima, manca di personalità, si chiama “Spirit” ma manca di “Spirito”.
È pazzesco, le mie aspettative per questo debut album erano fortissime, forse perchè condizionato dalla sua live performance strepitosa su X-Factor del suo cavallo di battaglia “Bleeding Love”.
Assolutamente inutili tutte le uptempo contenute nel CD (eccezzion fatta per “Take A Bow” che però risulta molto anni 90), poco valorizzano la sua voce gli slowjam nel CD, si salvano “Footprints In The Sand”, “Angel”, il primo singolo “Bleeding Love”, ed “Homeless”.
Rinviata al futuro, certo con questa voce la ragazza ha tutte le possibilità per apparire nell’olimpo delle divas odierne con grandi voci, certo non è ancora il momento, deve maturare, deve trovare una sua precisa identità che faccia dire alla gente quando la ascolta in radio “woah… questa è Leona”.
R&B Junk rating:
1. Bleeding Love
2. Whatever It Takes
3. Homeless
4. Better In Time
5. Yesterday
6. Take A Bow
7. I Will Be
8. Angel
9. Here I Am
10. I’m You
11. The Best You Never Had
12. The First Time Ever I Saw Your Face
13. Footprints In The Sand
14. A Moment Like This – UK Bonus Track