Tra una settimana, il 15 febbraio, ci sarà la 58esima edizione dei Grammy Awards. Lo show si svolgeràa Los Angeles e come ogni premierà i migliori singoli e album del passato anno (o meglio del periodo 1 ottobre 2014-30 settembre 2015).Il protagonista delle candidature di quest’anno è Kendrick Lamar con ben 11 nominations. Le sue candidature si dividono tra quelle per i singoli “These Walls” e “Alright”, quelle per l’album “To Pimp A Butterfly” e quelle per la collaborazione con Taylor Swift in “Bad Blood Remix”.
In un’intervista al magazine Billboard, Kendrick non si nasconde e ammette di “Voglio vincere tutto”. Brucia ancora un po’ ciò che successe ai Grammys 2014, quando Lamar, presentadosi con 7 nominations, torno a casa senza premi. In particolare fu Macklemore & Ryan Lewis a battere Kendrick nelle categorie Rap, scatenando le polemiche razziali sul ‘bianco’ che batte il ‘nero’. Lo stesso Macklemore disse che il premio Best Album Rap” sarebbe dovuto andare Kendrick Lamar.
Al riguardo Lamar ricorda
La sconfitta ai Grammy mi avrebbe sconvolto se avessi pensato che “Good Kid M.A.A.D. City” fosse stato il miglior album di sempre, se non avessi avuto altro da offire”. “Good Kid M.A.A.D. City” è un bell’album ma “To Pimp A Butterfly” è migliore. E’ riuscito a creare una maggiore connessione con il pubblico
Sul nuovo album, Kendrick Lamar ammette di non aver già cominciato a realizzarlo:
Sono andato in studio con diversi collaboratori ma non per mie canzoni. Allo stato attuale, ho un’idea su ciò che voglio ottenre ma è ancora prematura. Una volta che si torna in studio, le idee si evolvono in altre idee.
Tra le nuove leve del rap, molti sembrano aver preso qualche elemento dello stile di Kendrick Lamar: da ASAP Rocky a Azaelia Banks passando per Chance The Rapper, Vince Stales e Earl Sweatshirt. Tra loro Kendrick ha dichiarato a Billboard di apprezzare Chance the Rapper, Joey Badass e Isaiah Rashad.
Kendrick ha anche parole per il suo ruolo sociale, espresso dai testi dell’album incentrati su temi importanti come il razzismo:
Ho sentito la pressione a Compton, ho sentito la responsabilità che ho nei confronti dei ragazzi. Il mondo sta diventando un posto dove in molti non riescono ad ottenere giustizia”.
infine Kendrick ha parlato del suo incontro con Obama nello studio ovale:
Il modo in cui le persone guardano a me, è lo stesso con cui guardavo il presidente Obama prima di incontrarlo. Tendiamo spesso a dimenticare le persone che raggiungono una certa posizione sono comunque umani. Quando il presidente mi ha detto in faccia che il mio album era il suo preferito, mi ha fatto capire che non importa che ruolo hai raggiunto nel mondo, rimani un umano.
Voi tifate Kendrick Lamar ai Grammys?