Ecco la recensione album ufficiale di rnbjunk.com riguardante il terzo album di Kelly Rowland intitolato “Here I Am” in uscita negli Stati Uniti il 26 luglio 2011, e questo autunno in Europa con una tracklist modificata senza grandi novità.
Kelly Rowland, 30 anni, nata l’11 Febbraio 1981, originaria di Atlanta ma cresciuta a Houston. Proprio nella città del Texas nacquero le Destiny’s Child, un gruppo che ha segnato la storia della musica R&B contemporanea. Kelly ha fatto parte di questo gruppo storico dalla sua nascita al suo scioglimento.
Nonostante questa grande fama di gruppo, nella sua carriera solista Kelly non ha avuto per niente una vita facile, specialmente sul mercato discografico indigeno, quello statunitense. La sua immagine era sempre oscurata dalla grande SuperStar Beyoncé, grandissimo talento delle DC, e spinta sempre su corsie preferenziali dal padre/manager Mathew Knowles.
Gli anni sono passati, Kelly ha già due album da solista al suo attivo, ma mai nessun progetto ha veramente ottenuto grande successo. Le premesse per “Here I Am” invece sembrano essere totalmente diverse! In questo 2011 in musica, Kelly Rowland è la grande sorpresa. Il primo singolo estratto “Motivation” (dopo diversi tentativi falliti), è diventata una Hit no.1 nella R&B Chart americana, ed il più grande successo ottenuto fino ad ora dalla “seconda” delle Destiny’s. A pochi attimi dalla release del secondo video per “Lay It On Me” abbiamo deciso di fare la recensione della versione americana di questo disco!
1) I’m Da Chick: produzione di C. “Tricky” Stewart, si tratta di una uptempo R&B piena di energia! “I’m Da Chick” è una dichiarazione di indipendenza, di fiducia in se stessa. Il pezzo sin da subito rimane in testa ed ha un ritmo incalzante e potente. Con questo pezzo Kelly sparge il suo swag, ed apre questo disco con la convinzione di essere una donna rinata ed un personaggio pronto a prendersi lo spazio giusto nel musicbiz.
2) Work It Man feat. Lil Playy: altra uptempo, prodotta questa volta da Rodney Jerkins, in collaborazione insieme al rapper Lil Playy. Kelly splende con la sua voce sexy, ed il ritornello martella in testa molto facilmente. La canzone per conto mio ha tutte le carte in regola per essere estratta come singolo. La cantante con questo album e questo pezzo dimostra di non aver dimenticato assolutamente le sue radici, ed il tipo di musica che faceva con le Destiny’s Child.
3) Motivation feat. Lil’Wayne: eccoci qua al grande exploit di Kelly! Con questo pezzo ha ottenuto la sua più grande hit negli Stati Uniti. Trasuda sensualità, è una baby-making song come non se ne sentivano da tempi, ed il rivoluzionario produttore dietro questa perla è Rico Love. Se dai primi ascolti il pezzo può sembrare sterile e troppo lento, dopo diversi ascolti diventa un vero tormento, impossibile non ricordare, non ricantare, non fischiettare. La Rowland punta sulla sua natura sexy come non mai in questo disco, ed il primo singolo è pura magia, puro sex-appeal! I risultati del pezzo sono stati incredibili oltre-oceano, portanto a Kelly la visibilità di cui necessitava.
4) Lay It On Me feat. Big Sean: secondo singolo per il mercato US! “Lay It On Me” è stata prodotta da Hit-Boy, ed è una midtempo piacevolissima, fresca, fiorita, estiva, ed anche qua assolutamente seducente e sensuale. Con un buon airplay, ed ora un videoclip molto molto provocante, questo pezzo ha tutte le carte per diventare una hit, non solo oltre oceano. Il beat è soffice, colorato, quasi latineggiante e caraibico. Anche qua abbiamo un ritornello ben studiato, e facilissimo da commercializzare.
5) Feelin’ Me Right Now: Rico Love sta alla produzione anche di questo pezzo, che nonostante diversi ascolti mi è scivolato piuttosto facilmente addosso. La track è una midtempo un po’ troppo anonima. Non mi piacciono gli accostamenti dei suoni. Una album filler?
6) Turn It Up: Altro pezzo che potrebbe fare bene se estratto come singolo. Veloce, innovativa, affilata, questa produzione uptempo Rodney “Darkchild” Jerkins. Si tratta di una up con un ritornello facile da ricordare. Il pezzo è adattissimo ai club, nonostante non sia la classica produzione dance. Promossa a pieni voti.
7) All Of The Night feat. Rico Love: è stato amore a primo ascolto! “All Of The Night” mi ha catapultato in un mondo dolce, sensuale, con dei richiami alla musica R&B del passato ed agli anni ’80. Kelly Rowland sfoggia una voce cremosa in questo duetto con il producer Rico Love. Impossibile rimanere impassibili, impossibile non prendere il proprio compagno/a e spupazzarlo/a a coccole. Splendida produzione di un R&B innovativo con dei richiami al passato. Ottimo pezzo, e facilmente potrebbe pure essere una radio hit in Urban.
8) Keep It Between Us: rallentiamo assolutamente il ritmo, e godiamoci le capacità vocali di Kelly. Questa slowjam new-age, è magica, ti trasporta in un mondo parallelo, ti rilassa. Kelly Rowland vuole mantenere un segreto con il suo partner, e canta “teniamolo per noi”. Strabiliante vocalmente, qua si capisce proprio che si tratta di una professionista, e non della prima sgualdrina arrivata nel musicbiz. Se vocalmente è meno possente rispetto alla ex compagna Beyoncé, è anche vero che con il suo strumento, in questo caso, riesce a creare un’atmosfera da brividi.
Christopher “C4” Umana ha prodotto il pezzo.
9) Commander: cambiamo registro ed andiamo verso la Dance! “Commander” è la grande hit che non è mai fiorita purtroppo. Insieme a Guetta, Kelly Rowland riuscì a creare questa uptempo, ancora assolutamente passata in ogni discoteca d’Europa, ma purtroppo snobbata nel mercato radiofonico e nelle vendite. Il timing era totalmente sbagliato, e se la sono giocata così. Nonostante io non sia fans di Guetta, ne tantomeno di questo mercato che ricicla questi dance-beats fino alla nausea, devo ammettere che “Commander” rimane una delle migliori track di questo tipo degli ultimi anni.
10) Down For Whatever: per la prima volta Kelly Rowland lavora con RedOne, e lo fa per questa uptempo, dance oriented, “Down For Whatever”. Il producer di origini marocchine è stato negli ultimi anni uno dei produttori più richiesti nel musicbiz, tuttavia sembra essersi fossilizzato con produzioni “copia & incolla”, non fa eccezione nemmeno questa track. Picevole la Kelly dance, in un pezzo tutto sommato pieno di energie, è innegabile comunque che il sound è riciclatissimo, tanto che può facilmente ricordare “On The Floor” della Lopez. La track per il suo sound euro friendly è stato scelto come debut single dalle nostre parti, ma fino ad ora in radio non si è sentita.
11) Heaven On Earth: il pianoforte accompagna soffice la voce di Kelly in questa track quasi d’altri tempi. La cantante sembra voler mostrare le sue capacità vocali al 100% in questa produzione. Heaven On Earth è una pop-ballad come quelle di altri tempi, tenera e romantica. La Rowland certamente non ha lo strumento vocale più potente del business, ma grazie a certi pezzi di questo disco abbiamo la certezza che lo sa usare molto bene questo strumento.
12) Each Other: forse la produzione più originale e particolare di questo disco. “Each Other” per conto mio doveva essere inclusa a pieno titolo come track del disco, eppure è stata declassata a bonus track per la deluxe version. Si tratta di una midtempo, ipnotica, alternativa,
Tracklist
1.) I’m Dat Chick
2.) Work It Man feat. Lil Playy
3.) Motivation feat. Lil Wayne
4.) Lay It On Me feat. Big Sean
5.) Feelin’ Me Right Now
6.) Turn It Up
7.) All of the Night feat. Rico Love
8.) Keep It Between Us
9.) Commander
10.) Down for Whatever
Deluxe
11.) Heaven & Earth
12.) Each Other
13.) Motivation (Rebel Rock Remix) feat. Lil Wayne
14.) Commander (Urban Remix) feat. Nelly
Nel complesso con questo progetto Kelly Rowland aveva assolutamente bisogno di mostrare i muscoli sul suo mercato domestico, che l’ha snobbata sia per il primo che per il secondo progetto discografico da solista. L’operazione grazie al successo incredibile di “Motivation” sembra essere riuscita, nonostante vi siano diverse perplessità sulla gestione Universal UMG sui timing, i singoli scelti e quant’altro. Kelly in questo album tocca le sue radici R&B, ma non rinuncia a mostrare la Kelly più Dance con track come “Commander” e “Down For Whatever”. Si, dietro questo progetto si vede un chiaro intento commerciale, ma il tutto è stato creato in maniera molto fine e delicata. Alcuni pezzi sono veramente eccellenti, a partire dal primo singolo, per passare al vibe fresco e caraibico di “Lay It On Me”, o la magia R&B ’90 che trasmette “All Of The Night” con Rico Love.
Sappiamo che il potenziale per Kelly c’è, ma a suo sfavore giocano sempre dei management a volte impreparati, a volte volutamente (vedi la gestione dei primi due dischi). Con questa Era Kelly parteciperà anche come giudice di X-Factor UK, e farà parte del FAME tour di Chris Brown, tutto ciò si rifletterà in maggiore visibilità del personaggio Kelly e del disco.
So che questa ragazza ha fatto un ottimo lavoro, mi piace come mi piaceva anche “Ms.Kelly”, tuttavia so che può dare ancora di più, e potrebbe permettersi produzioni di punta.
R&B Junk Rating: 3.5/5