Jennifer Hudson è già una grandissima star internazionale, non solo per la sua musica, ma anche per il suo premio Oscar ottenuto dal ruolo di non protagonista in “Dreamgirls”. Pensate che ad American Idol, J.Hud fu esclusa molto presto, eppure questa ragazza grazie alla sua grandissima voce è riuscita a farsi strada, tanto che ad oggi alcuni la chiamano “The Voice”. Indubbiamente il suo stile, il suo timbro, ricordano molto la leggendaria Aretha Franklin.
Il suo debut album conteneva una grande hit come “Spotlight” che rimase in R&B Chart per moltissimo tempo. Un disco sicuramente buono, ma che rimaneva al palato un po’ insipido.
Sono passati 3 anni da allora, ed il 22 marzo è uscito l’attesissimo sequel intitolato “I Remember Me”. 3 anni in cui la ragazza ne ha passate veramente di ogni, è diventata mamma di un bambino simpaticissimo, è dimagrita moltissimo, ma purtroppo ha anche perso metà della sua famiglia per un omicidio avvenuto nei pressi di Chicago, la sua città Natale.
Si sa, a volte il dolore ci rende ancora più forti, e determinati. Lo sta dimostrando questa ragazza. L’album già dalla prima settimana di vendite ha dimostrato potere, collocandosi in seconda posizione con 170’000 copie vendute negli US. Il tutto senza un vero singolo Hit, infatti solo “Where You At” è stata estratta per promuovere il progetto e si trova alla 11 in R&B chart, ed alla 64 nella billboard hot100.
Nel disco troviamo produzioni e credits di tutto rispetto, da Rich Harrison, ad Alicia Keys, passando per gli Stargate, Ne-Yo, Salaam Remi e chi più ne ha più ne metta! Tutta gente dotata di enorme professionalità.
Ma veniamo alla recensione del disco:
1) No One Gonna Love You: una frizzante midtempo prodotta da Rich Harrison. Proprio Rich non l’avevo sentito così grandioso da molto tempo. Il pezzo rimane intesta, impossibile stare impassibili, ti viene da cantare con lei, e fischiettarlo a scuola o in ufficio. Vocalmente controllata e precisa, Jennifer Hudson emoziona già da traccia numero 1. La sua voce si incolla al pianoforte che accompagna il pezzo. C’è un bel vibe che riporta ai tempi migliori della musica. Nel pezzo J.Hud spiega che nessun’altro saprà amare il suo uomo come lo ama lei. Stupenda la prestazione vocale dell’ultima parte, so soulful.
2) I Got This: dalle prime note si intuisce che abbiamo a che fare con una produzione degli Stargate. Il pezzo trasmette positività, lo trovo primaverile, vivace. Anche qua Jennifer non vuole “esagerare” vocalmente, tratta la melodia con cura e con grandissima classe.
3) Where You At: prodotta dal grande R.Kelly, la canzone è stata da subito contestata, in molti la trovavano banale, pure io pensavo a qualcosa di “poco incisivo”. Ma come succede spesso, il pezzo cresce veramente con gli ascolti, diventando una delle più belle ballad di questo 2011. Squisito dopo alcuni ascolti. Vibrante e potente sul finale, Jennifer si chiede “dove sei? dove sei quando ho bisogno? mi avevi detto che saresti stato con me”. Non siamo veramente più abituati a pezzi ad effetto ritardato. Una società musicale come la nostra consuma musica a modi fast food, dobbiamo per forza trovare il ritornello, il tormentone, in ogni cazz… singolo! Ebbene, “Where You At” non è così… diventa indispensabile nel vostro I-Pod solo dopo diverse settimane. Indiscutibilmente una delle migliori performance vocali di J.Hudson.
4) Angel: lo zampino di Alicia Keys. Il pezzo è veramente da Alicia, molto colorato e soulful, la midtempo “Angel” è preziosa, e mi meraviglio che Alicia non l’abbia tenuta per un suo album! Ma una vera artista come AK sa anche creare e donare… e sulla voce di Jennifer Hudson rende un botto!
5) I Remember Me: ultimo capolavoro creato da Ryan Tedder. La malinconia ballad si relaziona perfettamente con la vita di Jennifer Hudson nel testo. Una delle canzoni che immediatamente mi sono piaciute. Il pezzo trasmette forza, e fa brillare J.Hud come una cometa. Un vero fuoco d’artificio nel finale. Impossibile rimanere insensibili a questa track. Semplicemente favolosa.
6) Gone: midtempo, accompagnata da chitarra acustica, prodotta da HitBoy. Gone è un pezzo da vivere, da ascoltare, per innamorarsene dopo diversi ascolti. Alla fine ci si lascia andare al ritornello penetrante “If you were gone”. Non è tra le mie favorite ma certamente un’altro bel brano di questo disco illuminante.
7) Everybody Needs Love: funky, divertente, midtempo prodotta da Swizz Beatz e scritta da Alicia Keys. Insomma, la nostra Jennifer Hudson è un po’ la “figlia adottiva” della coppia a livello artistico. Un pezzo fresco, estivo, ma forse poco adatto come singolo. Anche qua l’impronta Keys si percepisce forte e chiara. Grintosa, sul finale, la Hudson dimostra di avere tutte le carte per diventare la Franklin dei nostri giorni.
8) Why Is It So Hard: a questo pezzo hanno contribuito Chuck Harmony e Ne-Yo. Altro pezzo che cresce decisamente con gli ascolti. Leggero, fine, accompagnato da percussioni poco invasive che lasciano spazio alla voce nera di J. Mi piace, mi rilassa, mi fa ripensare a “Spotlight”.
9) Don’t Look Down: indovinato, anche qua abbiamo Keys nella produzione. Altro pezzo deciso, ritmato ed elegante. Ti riporta alla grandezza della musica R&B del passato, un reef al piano che ti conquista, e la voglia di sculettare davanti ad un microfono in stile 60’s…. o meglio, davanti ad un manico della scopa di saggina mentre si pulisce il terrazzo. Stupendo, frizzante!
10) Still Here: torniamo alla malinconia, torniamo a melodie dolci. Una canzone di amicizia o amore, una ballad malinconica che ricorda lo stile della Lewis. Troppo debole per essere selezionata come singolo, è certamente una buona album track. Jennifer canta “comunque sei qua, anche quando chiudo i miei occhi”. Profonda, toccante, anche nel suo modo di utilizzare la voce. Forse troppo “pop-ballad”, ma ci sta.
11) Feeling Good: magia pura. Mi sono innamorato di questo pezzo retrò al primo ascolto. Poteva tranquillamente fare parte della colonna sonora di “Dreamgirls”. Richiama molto lo stile “antico” di Michael Bublè o Robin Thicke. Un tocco di grande classe, un classico pezzo messo nel disco per mostrare la grandiosità vocale della Hudson. Fosse anche nata decenni fa, la Hudson avrebbe potuto cantare ovunque. Bel pezzo di spessore.
12) Believe: chiude questo album R&B-Soul delizioso, “Believe”, un pezzo che richiama la musica Gospel, un pezzo di speranza, un pezzo che invita a credere, a credere nel futuro, a credere in se stessi. Anche qua si percepisce chiaramente il cuore della Hudson, la sua voce trasmette tutto il suo tumultuoso passato, ma trasmette anche la grande grinta e positività, il grande cuore che questa donna ci mette nel cantare, ed in questa professione. A tutto volume porta alle lacrime. Strepitoso
Cosa posso dire per concludere la recensione? Beh, avrete certamente capito che ci troviamo davanti ad un ottimo album, un grande album vocale, un CD R&B-Soul ben studiato e strutturato. Ha debuttato nella billboard chart alla posizione 2 dietro solo a Chris Brown, e senza un Hit Single. Questa la dice tutta sul grande rispetto che gli americani portano per questa artista.
Lo trovo un disco di grande evoluzione per Hudson rispetto al suo debut album. Ci sono produzioni veramente grandiose, pensiamo alle canzoni scritta dalla Keys, che raramente si “vende” per altri artisti. Abbiamo davanti a noi una voce unica e notevole, che potrà secondo me evolversi ulteriormente.
Musicalmente il disco raggiunge nelle sue 12 tracce la quasi-perfezione. Fa difetto onestamente parlando la “hit” che possa trainare il progetto a livello commerciale. La “Spotlight” presente nel primo album manca in questo secondo CD, il primo singolo “Where You At” non essendo immediato, è riuscito ad ottenere solo un discreto successo nelle chart, e sarà vitale per Hudson trovare un secondo singolo che possa mantenere costanti le vendite.
Ci troviamo comunque davanti ad una “album artist”, ossia quelle artiste che vendono album anche senza delle smash hit (per esempio Mary J.Blige, Keyshia Cole, Alicia Keys, Whitney Houston). Al giorno d’oggi è facilissimo sfornare un singolo “rapido” da no.1 in I-Tunes, molto più difficile muovere numeri nella album Chart.
Per me un progetto assolutamente promosso. Si percepisce la sua esperienza di vita in questo disco, la troviamo in splendida forma, e soprattutto siamo davanti ad una perla vocale che merita di essere sostenuta in tempi di magra come quelli odierni.
Aspettiamo altri album di grandi voci in questo 2011, e speriamo che questo sia solo il buon inizio di un anno rivoluzionario che torni a premiare le vere voci, i veri artisti, i migliori performers!
R&B Junk rating: 4.5/5