Uno dei dischi più attesi del mese, quello dei Florence + The Machine, è finalmente fuori!
High As Hope è l’ultima fatica di Florence Welch e della “sua” Machine, tornati sulle scene a distanza di tre anni da How Big, How Blue, How Beautiful.
Il nuovo album segue una direzione notevolmente diversa rispetto al passato
ha detto la Welch in una recente intervista e, fin dalle prime note di June, prima traccia del progetto, è chiaro questo suo cambiamento. Non tanto per quanto riguarda i suoni incantati e sognanti che caratterizzano il gruppo, no, quelli non mancano. Ciò che si nota è piuttosto il cambiamento interiore della donna, che con High As Hope sembra finalmente aver trovato una serenità che cercava da tempo.
Come lei stessa ha spiegato, in passato usava la musica per riempire i vuoti e riparare i danni della sua vita e solo oggi, passati i 30 anni e dopo un grande lavoro interiore, ha capito che le risposte non andavano trovate nella carriera quanto in una serie di eventi successi tanto tempo fa, i cui effetti non avevano mai smesso di ripercuotersi finché non li ha affrontati.
Si tratta pertanto di un disco molto più riflessivo rispetto ai predecessori, un viaggio musicale che Florence ha compiuto attraverso la sua vita, meditando specialmente sui momenti bui che aveva provato a dimenticare. Il ciclo produttivo si è mosso di conseguenza, ed ecco spiegati le note rilassanti e lo spirito pacato che dominano High As Hope, così come il fatto che mai come ora la voce della donna era stata il centro focale di tutto. Interpretazioni così intime e gentilmente accompagnate dall’orchestra che si arriva anche a percepirne i respiri/sospiri tra un verso e l’altro.
Anche i testi riscoprono qui un linguaggio più semplice, spogliato in gran parte dalle metafore ricercate per dar invece più spazio ai piccoli dettagli e al racconto in prima persona.
High As Hope è un concentrato di intimità protetto da un involucro elegante e raffinato, una sorta di “genitore” di Lungs, il primogenito della band. Mancano pezzi radiofonici come potevano esserlo Shake It Out o Spectrum ma non manca la qualità, elemento imprescindibile quando si tratta dei Florence + The Machine.
Detto questo, non ci lascia che augurarvi buon ascolto:
Ciò che ho sempre amato dei Florence + The Machine è il loro coraggio di non guardare in faccia niente e nessuno in fatto di musica. Se le mode proseguono verso una direzione, stiamo pur certi che loro staranno percorrendo la strada diametralmente opposta, non per anticonformismo, ma per il rispetto enorme che hanno della loro arte e dell’arte in generale.
Non ci resta che aspettarli in Italia, dove arriveranno a marzo 2019!