In questi giorni vi stiamo parlando molto del ritorno in scena di una star dell’R&B che, dopo il boom dei suoi esordi, ha trascorso diversi anni al buio, senza pubblicare altro materiale e completamente lontano dalle scene. Parliamo ovviamente di Frank Ocean, il quale é tornato a sorpresa con l’album “Blonde” (scopri di più qui), soltanto a poche ore di distanza dal visual project “Endless” (QUI), uscito sotto Def Jam (parte di Universal Music Group), la label di cui ha fatto parte fino ad ora. Entrambi i progetti sono stati rilasciati come esclusive Apple, c’è però una sostanziale differenza: Endless è disponibile solo per lo streaming, Blonde è anche acquistabile su iTunes.
Ora la Universal, come vi abbiamo riportato ieri, starebbe seriamente valutando di non concedere più esclusive di album dei propri artisti (QUI per approfondire). Un dato strano, considerando che neanche i vari flop targati TIDAL avessero mai portato a questa opzione, ma ora finalmente viene fatta chiarezza.
Ebbene, pare proprio che Ocean e la Universal non fossero più in buoni rapporti da tempo, e ciò aveva portato a diversi slittamenti del comeback album. L’artista cosa ha fatto dunque? Ha pensato bene di creare un disco per proprio conto ed investendo il suo denaro, “Blonde” appunto, che, attenzione, è stato rilasciato da indipendente, e non sotto Def Jam. Ne consegue che Frank, rilasciando il suo lavoro immediatamente dopo quello sotto Universal e peraltro mettendolo in vendita, l’ha fatta in barba completamente alla label, annullando di fatto l’impatto di “Endless”, che praticamente nemmeno sta venendo preso in considerazione.
Questo ha ovviamente portato alla rescissione del contratto discografico di Frank, ma ciononostante é proprio lui ad uscire da vincitore in questa vicenda, e questo per via di un altro dato diffuso ufficialmemte in queste ore: le previsioni di vendita.
Secondo quanto riportato da HitsDailyDouble e Billboard, nella first week il CD dovrebbe piazzare circa 225-250k copie on America: cifre altissime per gli standard attuali, soprattutto se consideriamo che siamo nel periodo dell’anno in cui le vendite sono piû basse. Cifre del genere da indipendente porteranno al signor Ocean degli introiti enormi, e cosí in futuro il ragazzo potrá decidere con calma se restare indipendente o bussare alle porte di Sony o Warner.
Pare che la Universal stia valutando anche se denunciare Frank Ocean, vi terremo aggiornati.
Un’artista che decide di ribellarsi alle etichette discografiche? Che ne pensate di questo gesto intraprendente di Ocean? Ha fatto bene? Certamente con “Endless”, concesso solo in streaming non avrebbe potuto auspicare a chissà cosa. Che la Universal avesse già deciso di metterlo in un angolo?