Ricordo ancora quando lessi per la prima volta il nome di Ed Sheeran. Era il settembre 2011 e avevo visto su iTunes UK l’album “+” (che era appena uscito) alla 1 e dietro c’era “21” di Adele. Istintivamente pensavo che la sua prima posizione avesse vita breve. Invece no.
Passarono le settimane e “+” rimaneva nelle prime posizioni spesso persino davanti a “21”. Visto questo successo mi chiesi chi fosse “Ed Sheeran” immaginandomi un cantante inglese dalla lunga carriera alle spalle e che per casualità non conoscessi.
Invece scoprì tutto il contrario: era un debuttante di appena 20 anni. Visto il successo che stava avendo mi incuriosi ancora di più e iniziai ad ascoltare “+” e da subito apprezzai lo stile ricercato, pacato di questo giovane britannico.
Da quel momento tutto è cambiato. Il suo Lp “+” è stato un enorme successo negli UK: certificato 6 volte platino (1.800.000 copie distribuite). I risultati sono arrivati anche dall’Irlanda ( 6 volte platino), dall’Australia (4 volte platino) ma anche dai mercati importanti di USA e Germania con la certificazione oro. Anche dal punto di vista dei singoli le cose sono andate bene. Infatti grazie alla costanza dell’album sono stati estratti ben 6 singoli. Quello di maggior successo è stato sicuramente “The a team” che ha ottenuto la certificazione platino negli USA, in Australia, in Uk e in altri paesi.
Il successo che Ed è riuscito ad ottenere non è servito solamente ad incrementare le sue vendite ma anche a farlo apprezzare da numerosi artisti internazionali. Così nel 2012 si è esibito alla cerimonia conclusiva delle olimpiadi cantando “Wish you were here” accompagnato dai Nick Mason, Richard Jones e Mike Rutherford. Sempre nel 2012 ha collaborato con gli One Direction scrivendo il loro singolo “Little things”. Inoltre ha duettato con Taylor Swift in “Everything has changed”. Il loro sodalizio è continuato nel 2013 con Ed che faceva l’opening act delle tappe americane del Red tour di Taylor.
Ai Grammy 2013 Ed ha avuto l’onore di esibirsi con Elton John nel suo singolo “The A Team”. Nel 2013 ha anche collaborato con Lupe Fiasco in “Old school love” ed ha fatto il l’assistente coach di Christina Aguilera a The Voice US. Negli ultimi mesi Ed Sheeeran sta collaborando con tantissimi artisti: daUsher a The Game, da Demi Lovato a Hilary Duff, da Martin Garrix ai Rudimental.
La cosa più apprezzabile probabilmente è che Ed non ha avuto fretta in questa sua scalata al successo e non ha cercato neanche di utilizzare scandali o altri mezzucci vari per calamitare l’attenzione mediatica. Al contrario è andato avanti passo dopo passo, successo dopo successo. La “non-fretta” è dimostrata dal fatto che “X” arrivi 2 anni e 9 mesi dopo “+”.
Ed eccoci quindi al secondo album “X” (multiply) titolo che segue idealmente “+” (plus). Il 9 aprile è uscito il primo singolo “Sing” è già da quel momento è apparso chiaro che questo secondo LP di Ed Sheeran non sarebbe stata una riproposizione del debut album. Questa impressione viene confermata sia dall’ascolto dell’album ma anche dalla semplice lettura dei credits nei quali troviamo Pharrell Williams, Rick Rubin, JohnnyMcCaid. Manca invece ( e questo dispiace) un featuring che sarebbe potuto essere la ciliegina sulla torta di questo LP. Ma adesso addentriamoci in “X”….
One: si parte con “One” singolo promozionale per il quale è già stato rilasciato il video ad inizio maggio. Si tratta di una ballad voce e chitarra in cui il cantante chiede alla sua lei di rimanere sempre suo amico e di non lasciarlo mai perchè è unica. Canzone molto dolce, intima che sicuramente fa e farà commuovere le sue fans. La traccia rappresenta un perfetto ponte tra “+” ed “X” e non è un caso infatti che il singolo è stato scritto da Ed a i tempi della pubblicazione del suo debut album.
I’m a mess: è una delle ultime canzoni scritte per l’album, è dedicata alla sua attuale fidanzata Athina Andelos. Questa è una delle tracce in cui maggiormente si può apprezzare la vocalità di Ed Sheeran. A parte questo però il singolo non spicca nel complesso dell’album.
Sing: siamo quindi arrivati al primo singolo “Sing”. La traccia mette in luce una parte decisamente inedita di Ed Sheeran. Lo stile della canzone infatti tenderebbe ad avvicinarla a Justin Timberlake e non è un caso infatti che il producer del pezzo è Pharrell Williams, uno che JT lo conosce bene. Il brano è un perfetto primo singolo: un ritmo coinvolgente dall’inizio alla fine, un ritornello orecchiabile e i classici “ooooooh” che sempre aiutano i pezzi ad essere ricordati dal pubblico. Inizialmente Ed Sheeran era in dubbio se inserire o no “Sing” non nell’album. La questione nasceva dal fatto che Ed era preoccupato della possibile reazione che avrebbe avuto il suo fan-club più stretto nel sentire una canzone così frizzante. Alla fine però, grazie ai consigli di Pharrell, Taylor Swift ed Elton John, Ed e il suo staff si sono convinti a inserire “Sing” nel Cd e a rilasciarla come primo singolo. Scelta del tutto azzeccata, infatti la canzone è già il maggior successo della sua carriera.
Don’t: il singolo promozionale “Don’t” è la canzone più chiacchierata dell’album. Essa parla del tradimento subito da Ed Sheeran da parte di una compagna con un suo amico. Subito è iniziata la caccia a questa traditrice è le “ricerche” si sono incentrate su Taylor Swift e Ellie Goulding. Ed ha però dichiarato che ” al 100% non riguarda Taylor Swift”. Sembra quindi chiaro che ci si riferisca ad Ellie Goulding. Il testo risulta pittosto esplicito nel mettere in luce l’intera vicenda:
“io e lei facciamo soldi allo stesso modo quattro città, due aerei al giorno”, “quando lei ha baciato lui cosa? Ero confuso”, “finché non sei scomparsa con lui per farci sesso, ovvio non è come se entrambi fossimo in tour eravamo sullo stesso c*zzo di piano di albergo”. Il “lui” in questione potrebbe essere Niall Horan , componente degli One Direction (quello biondo per intenderci).
Inizialmente Ed non voleva inserire nell’abum neanche questo pezzo in quanto troppo personale ma alla fine è stato convinto. E meno male. Il pezzo, prodotto da Benny Blanco e Rick Rubin, ha uno stile pop-RnB che si adatta bene ad Ed Sheeran. Meritadi essere il secondo singolo. Si potrebbe pensare che con il duo “Sing”-“Don’t” si sia raggiunto l’apice dell’album, per me non ancora.
Nina: dopo due singoli scoppiettanti ed allegri risulta difficile mantenere alto il livello ma Ed ci riesce grazie a questa “Nina”. Non è da escludere un eventuale pubblicazione come singolo ufficiale nel 2015 soprattutto grazie al ritornello uno dei più contagiosi dell’album. Con”Nina” iniziano anche i singoli co-scritti con Johnny McDaid, chitarrista e pianista degli Snow Patrol.
Photograph: si torna ad una classica pop-ballad con la traccia numero 6 dell’album “Photograph”. La canzone necessita di più ascolti per essere compresa e apprezzata del tutto. Il brano è adattissimo per essere eseguito in versione acustica. Il testo recita “Teniamo questo amore in una fotografia abbiamo fatto questi ricordi per noi stessi dove i nostri occhi non si sono mai chiusi, i nostri cuori non sono mai stati spezzati”. Un altro momento alto dell’album.
Boodstream: scritta da EdSheeran, John McDaid, Gary Lighbody(cantante dei Snow Patrol) e il gruppo Rudimental e con la produzione di Rick Rubin, “Bloodstream” si presenta come la traccia più enigmatica di”X”. “Bloodstream” è una midtempo piuttosto complessa per via della commistione di generi electro-pop-folk in una durata complessiva di 5 minuti. Per questo motivo ha bisogno (come la precedente traccia) di numerosi ascolti. Il risultato è apprezzabile ma non eccelso.
Tenerife Sea: questa canzone è stata cantata da Ed Sheeran già a novembre nel corso di alcuni concerti al Madison Square Garden di New York. La sua composizione risale ai Grammy 2013. La traccia è abbastanza piatta e non convince.
Runaway: la seconda traccia che vede lo zampino di Pharrell si chiama “Runaway” ed è anch’essa piuttosto apprezzabile. Pure in questo caso possiamo sentire l’influenza di “Justified” di Justin Timberlake come in “Sing”. Ottima la produzione di Pharrell. Non escludo una sua promozione a singolo ufficiale ma non prima del 2015.
The man: quante canzoni rap con ritornelli pop abbiamo sentito in questi anni? Tante sicuramente. Ed Sheeran in questa “The man” fa tutto da solo: da una parte le strofe “rap melodiche” su una base hip hop e dall’altra un ritornello che cattura fin dal primo ascolto. Il testo parla del difficile addio ad una ragazza e tutto ciò che ha comportato nell’animo del cantante. Ci troviamo di fronte a un futuro singolo. Guai se non lo fosse.
Thinking out loud: bisogna arrivare all’11esima traccia per ascoltare il singolo che personalmente considero il climax dell’album. “Thinking out loud” è una pura blue eyed soul track emozionante dall’inizio alla fine. Il tema è l’amore espresso con una dolcezza toccante, infatti è una delle due canzoni dedicate a Athina Andelod. Merita di essere conosciuta ( e apprezzata) dal grande pubblico perchè vale veramente il prezzo dell’album.
Afire love: archi, violini, violoncello e piano per il congedo dalla standard edition dell’album che avviene con “Afire love”. La canzone dedicata al nonno di Ed Sheeran morto recentemente. Il singolo è stato co-scritto e prodotto da Johnny McDaid. Tra archi e violoncello, la tracciadiventaSe come nel caso di “+” venissero estratti 6 singoli , beh allora ci sarebbe spazio anche per questa canzone.
Take it back: entriamo nelle tracce esclusive della deluxe edition ma il livello rimane comunque alto con “Take it back”. Anche qui abbiamo strofe rap ed un ritornello più pop. Questo pezzo convince molto e francamente poteva benissimo essere inserito nella standard edition.
Shirstleevees: il livello scende un po’ con “Shirtsleeves”. Il brano in sè non è neppure male più che altro diciamo non riesce a catturare l’attenzione dell’ascoltatore.
Even my dad does sometimes: sonorità lente fanno da padrone nella ballad “Even my dad does sometimes” , una canzone meritevole di stare nella deluxe edition.
I see fire: nella deluxe c’è spazio anche per “I see fire”, il singolo ufficiale tratto dalla colonna sonora di “The Hobbit, The desolation of Smaug”. Inzialmente il brano non mi convinceva ma col tempo però l’ho rivalutato. Dopo l’intro acapella, la canzone parte piano per poi esplodere nellaparte finale. La voce di Ed viene esaltata dalla base di chitarra,violini e violoncello che creano un atmosfera spettrale.Giusto inserirlo nell’album.
All of the stars: questo singolo fa parte della deluxe edition del Cd fisico. La traccia la troviamo anche nella colonna sonora del film”The fault in our stars”. Il 9 maggio è uscito il video ufficiale. Il singolo è una ballad semplice, diretta e molto apprezzabile. Per molti versi può ricordare le ballads di “+” ma non per questo perde valore. Ed canta: “Riesco a vedere lestelle dall’America, mi chiedo, non le vedi anche tu? Quindi, apri gli occhi e guarda Il modo in cui i nostri orizzonti si incontrano E tutte le luci ci guiderannoNella notte con me E so che queste cicatrici sanguineranno Mentre entrambi i nostri cuori sanguineranno Tutte queste stelle ci guideranno a casa”. Peccato per il fatto che finora questa canzone è stata oscurata dal successo di “Sing”.
Cosa ci lascia “Multiply”? L’idea che Ed Sheeran sappia che per continuare a contare nel mondo della musica è necessario rinnovarsi in un certo qual modo. Sempre. L’impressione è che “X” rappresenti “solo” una tappa della strada artistica di Ed Sheeran che lo porterà a realizzare album anche migliori di questo. Sicuramente aver ampliato le collaborazioni ha reso l’album più vario rispetto a”+” senza renderlo disorganico. “X” è un album di qualità, è “ragionato” nel senso che non è stato realizzato in fretta e furia. Presenta molti brani potenti ed altri comunque apprezzabili. Difficile dire se “X” sia migliore di “+” in quanto anche il debut-album è un signor album. Solo il tempo potrà dare una risposta. Quel che certo è che commercialmente risulta più appettibile in quanto include potenziali successi che mostrano le varie sfaccettature del cantante (“The man”, “Sing”, “Thinking out loud”). In quanto a singoli ritengo giusto estrarre “Don’t” come secondo singolo e poi successivamente “Thinking out loud” e “The man”. Qualora l’Era andasse avanti per tutto il 2015 estrarrei qualcuna tra “Nina”, “Afire Love”,”Photograph” e “Runaway”.
Valutazione 8/10
Adesso a voi la parola. Avete apprezzato “X”?