Cardi B passa al contrattacco tramite i suoi rappresentanti legali. Quello che lamenta il suo ex manager in realtà non ha basi
Cardi B non ci sta! La rapper risponde alle pesanti accuse mosse dal suo ex manager, Shaft, attraverso i suoi avvocati.
Solo in tribunale verranno rivelati i dettagli della difesa, ma con il seguente comunicato si può già capire che la femcee smentisce totalmente le parole dell’uomo, che lamenta di essere stato sottopagato mentre la sua assistita grazie a lui guadagnava milioni:
Dopo una complete indagine dei fatti, risponderemo a queste accuse in maniera dettagliata in tribunal. Ma anche a suo rischio, la richiesta di Shaft ha fatto emergere una grande questione. Dietro una notevole commissione, un manager ha promesso di consigliare attentamente e guidare un’artista nella sua carriera. In cambio, la legge impone di dare al manager un’alta retribuzione per la mansione di agire sempre nei migliori interessi dell’assistito/a, non lavorare in conflitto di interessi, non esagerare, non auto valutarsi.
La domanda lampante qui è: come giustifica Shaft il fatto di aver firmare in qualità di manager di Cardi tramite la WorldStar per una commissione equivalente al 20%, e poi un anno più tardi le ha fatto firmare, attraverso la sua compagnia, un accordo che equivale al 50% delle royalties dalla Atlantic Records, 50% dei copyrights e 25% di tutti gli altri guadagni?
Come influisce ciò con la sua retribuzione in qualità di suo manager?