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Dopo una lunga attesa è finalmente uscito il primo disco di Billie Eilish
l’anti popstar diciassettenne da molti paragonata a Lorde
La cantante diciassettenne che ha stregato il mondo con la sua voce, il suo sound ed il suo stile ha rilasciato il suo primo album, dopo un assaggio delle sue capacità con l’ep Don’t smile at me pubblicato nell’agosto 2017.
Billie Eilish, classe 2001, capelli turchini, sguardo costantemente enigmatico e look stravagante composto perlopiù da abiti larghi dalle tinte fantasiose, all’apparenza sembra distinguersi dalle sue coetanee.
Ed effettivamente è così. Le sonorità che utilizza nelle sue canzoni e i testi che scrive si discostano da gran parte del materiale presente al giorno d’oggi nell’affollato panorama musicale. Sono proprio questi ingredienti, insieme al suo stile particolare e riconoscibile e ad un atteggiamento pessimistico nella vita tipico degli adolescenti che l’hanno portata pian piano ad emergere tra i migliaia di cantanti presenti nel musicbiz e a portarla al successo globale.
Sulle scene musicali dal 2015, quando registrò la sua prima canzone, Ocean eyes, destinata a diventare una hit nell’anno successivo, Billie Eilish da allora non si è mai fermata: ha pubblicato altri due singoli nei primi mesi del 2017, Bellyache e Watch, seguiti dal suo primo progetto, un ep composto da ben 9 canzoni dal titolo poco amichevole Don’t smile at me.
Dopo l’uscita di questo sua prima fatica discografica sono stati estratti altri singoli, &Burn, il remix di Watch con la collaborazione del rapper Vince Staples, Bitches broken hearts e Lovely, un duetto con il cantante R&B Khalid contenuto nella colonna sonora della seconda stagione della nota serie tv Tredici.
A luglio dello scorso anno ha rilasciato You should see me in a crown e ad ottobre When the party’s over, brani divenuti vere e proprie hit che hanno incrementato la popolarità della giovane cantante. I loro video contano rispettivamente più di 74 milioni e oltre 185 milioni di visualizzazioni al momento.
Ha inoltre collaborato con Apple, la sua canzone Come out and play è stata utilizzata per lo spot pubblicitario a tema natalizio dal titolo Share your gifts; inoltre, When I was older, rilasciata a gennaio, è contenuta nella colonna sonora dell’acclamato film Roma di Alfonso Cuarón ed è stata ispirata dai suoni presenti nel film stesso.
Sono stati infine pubblicati i singoli Bury a friend, accompagnato da un video inquietante che ha raggiunto le 99 milioni di visualizzazioni, e Wish you were gay, canzone autobiografica e ironica oggetto di critiche a causa dell’uso della parola gay all’interno del testo.
Era dunque comprensibile immaginare una notevole attesa nei confronti del primo progetto discografico di colei che è stata definita l’erede di Lorde, tant’è che ancor prima che uscisse, l’album aveva già battuto un record su Apple Music, risultando il disco con il maggior numero di pre-add nella storia della nota piattaforma, superando le 800.000 prenotazioni digitali.
È difficile definire il sound del talento diciassettenne, che si discosta dalle sonorità che più vanno in voga in questo periodo: non si tratta propriamente di rock (anche se Dave Grohl l’ha recentemente paragonata ai Nirvana ed ha affermato che grazie a lei il rock non è ancora morto), le sue canzoni presentano varie influenze, da un raffinato pop all’indie folk, dall’elettronica al cosiddetto dark pop.
All’interno dell’album troviamo i singoli di successo You should see me in a crown, When the party’s over, Bury a friend e la recente Wish you were gay, oggetto di critiche.
Il cd si compone di quattordici tracce in tutto (tredici brani effettivi dato che la prima traccia è semplicemente una intro) ed è stato interamente scritto e prodotto da Billie Eilish e dal fratello Finneas O’ Connell di ventun anni.
È stato inoltre rivelato il nome del quinto singolo, trattasi di Bad guy, pezzo dalle forti influenze elettropop, già in rotazione radiofonica e di cui è stato pubblicato il video ieri.
Di seguito trovate il video:
Di seguito trovate il link per ascoltare l’album su Spotify:
Cosa ne pensate di questa prima fatica discografica di Billie Eilish dopo l’assaggio del 2017 con l’ep Don’t smile at me? Notate un’evoluzione per quanto riguarda il sound e le tematiche trattate nei testi? Vi intrigano le sonorità da lei adottate?