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La cantante di cui ci occuperemo oggi è da sempre stata designata come la Regina del pop: stiamo parlando di Madonna,
artista che può vantarsi di avere alle spalle una carriera ultra trentennale costellata di successi e record che nessun’altra è riuscita a eguagliare. Con più di 300.000.000 di dischi venduti nel mondo, ben tre tour presenti nella top 10 dei miglior tour di artiste femminili, otto dischi piazzati in cima alla Billboard 200, 12 numero uno nella Billboard Hot 100 e ben 38 top 10, Madonna è stata la donna più influente di sempre nel mondo della musica tant’è che ancora oggi le cantanti della nuova generazione si ispirano a lei.
Nonostante la sua non sia sicuramente la voce più particolare e potente che ci sia nel music business, la cantante è riuscita a rimanere sempre sulla cresta dell’onda grazie ai suoi video, alle sue provocazioni e al suo continuo rinnovarsi ed evolversi. Nei suoi album di inediti infatti Madonna ha sempre svelato una nuova parte di sé, raccontandola con nuovi sound e nuovi testi. Così facendo, Madonna è riuscita ad assicurarsi sempre l’interesse del pubblico che è tutt’oggi ancora vivo: basti pensare ai risultati strabilianti del suo “Rebel Heart Tour”.
Madonna è però anche una delle poche dive che pur di pubblicare un suo progetto ha creato una propria casa discografica, che ha usato la musica per aprire la mente della gente, per esprimere le proprie idee, per mandare messaggi di pace, per far aprire gli occhi al mondo sulle realtà politiche, assumendosi ogni rischio senza paura.
Con i controversi dischi “Erotica” (1992) e “American Life” (2003), Madonna è stata più che mai al centro di critiche, ma nonostante tutto è sempre riuscita a riprendersi senza mai rinnegare il passato. Anzi, Madonna ha sempre trovato il modo per sottolineare quanto quei progetti snobbati dal pubblico siano importanti per lei e che non rimpiange assolutamente nessuna delle sue scelte artistiche.
In trenta anni Madonna ha inciso 13 dischi di inediti, 4 raccolte, 3 colonne sonore, 2 album di remix e ha girato il mondo con 10 tour diversi.
MADONNA
Il primo disco di Madonna porta appunto il suo nome. L’album contiene 8 tracce prodotte da John Benitez, Mark Kamins e Reggie Lucas. Il disco esplora sonorità dance pop attualissime negli anni ’80, tant’è che tutti e 5 i singoli sono entrati nella top 10 della “Hot 100 Club Play Songs”. Il primo singolo è stato “Everybody”, brano che invita tutti a cantare e a ballare, che, insieme al secondo estratto “Burning Up”, ottenne pochissimo riscontro del pubblico.
Il successo iniziò invece con “Holiday”, che riuscì subito ad entrare nella Hot 100 per poi avere il peak alla posizione 16. Successivamente dal disco furono estratti “Lucky Star” e “Borderline”, che entrarono entrambi nella top 10 degli USA, raggiungendo rispettivamente la posizione 4 e 10. Grazie a queste ultime tre canzoni e, grazie poi al grandissimo successo di “Like A Virgin”, il disco riesce a vendere più di 10.000.000 di copie in tutto il mondo.
Le canzoni “Think Of Me”, “Borderline”. “I Know It” parlano di amori tristi, come la maggior parte delle canzoni d’amore di Madonna. In “Burning Up” e “Physical Attraction” invece Madonna insegue un amore che però non viene ricambiato. “Lucky Star” sembra invece essere una vera e propria dedica alla madre, morta quando la cantante era ancora una bambina. Il disco si presenta come un prodotto commerciale ma nonostante tutto rimane uno dei lavori più apprezzati della cantante, soprattutto dal suo fan base.
LIKE A VIRGIN
Il secondo disco di inediti di Madonna è “Like a Virgin”, uno dei più iconici album pop della storia. Chiunque nel mondo conosce la famosissima copertina in cui Madonna è seduta con indosso un abito da sposa così come la celebre hit “Like A Virgin”, brano che arrivò alla posizione 1 in America e che diventerà ben presto uno dei singoli più venduti della cantante, con oltre 6.000.000 di copie vendute nel mondo.
La canzone, anche grazie al video, diventerà una hit intramontabile. Anche la performance agli MTV VMA dell’84 fu indimenticabile e contribuì ad accrescere l’importanza del pezzo. Oltre a “Like A Virgin”, dal disco furono estratti altri 3 brani: “Material Girl” (che diverrà un vero e proprio appellativo per Madonna fino alla pubblicazione di “Ray Of Light” nel 1998) raggiunse la vetta di moltissimi paesi e il suo video, in cui Madonna celebra Marylin Monroe, diventerà uno dei più famosi degli anni ’80; “Angel” fu estratta come terzo singolo e arrivò nella top 5 americana; “Dress You Up”, che raggiunse anch’essa la top 5 in USA, diventerà una delle canzoni più apprezzate soprattutto grazie all’esibizione del “Virgin Tour”.
Il disco ha avuto subito una rimasterizzazione nel 1985 con l’aggiunta di “Into The Groove”, il brano più venduto di Madonna in UK e una nel 2001 insieme a “Madonna” e “True Blue” in occasione del “Drowned World Tour”. Ad oggi “Like A Virgin” ha venduto oltre 23.000.000 di copie.
TRUE BLUE
Siamo arrivati “True Blue”, album con cui Madonna sacralizza la sua immagine di icona pop degli anni ’80. Dal famosissimo “Italians Do It Better” di “Papa Don’t Preach” al controverso video di “Open Your Heart” fino alla rivoluzionaria “La Isla Bonita”, il disco ha caratterizzato tutto il biennio 1986-1987. L’album presenta forti sonorità pop, a volte più impegnati (come i violini di “Papa Don’t Prach” o la bellissima “Live To Tell”), a volte più frivoli e freschi (“True Blue”, “Jimmy Jimmy”).
Dal disco furono estratti 5 singoli: “Live To Tell”, “Papa Don’t Preach”, “True Blue”, “Open Your Heart” e “La Isla Bonita”, brano che ha dato origine allo stile latin-pop. Tutti questi pezzi entrarono nella top 5 della Hot 100 e tre di loro diventarono delle numero uno. “True Blue” fu subito un successone, divenendo uno dei più venduti dischi di sempre con ben 27.000.000 di copie smerciate in tutto il mondo. Solo in Italia l’album ha venduto più di 1.500.000 divenendo così il disco straniero più venduto nel nostro Paese.
WHO’S THAT GIRL
La colonna sonora dell’omonimo film “Who’s That Girl” riscosse anch’essa grandissimo successo, tant’è che diede il nome al primo tour mondiale della cantante. I singoli “Who’s That Girl” (che risente ancora di quei ritmi latini di “La Isla Bonita”) e “Causing A Commotion” peakkarano rispettivamente alla 1 e alla 2 della Hot 100. La colonna sonora presenta 9 brani di cui solo 4 sono di Madonna.
LIKE A PRAYER
Croci infuocate, statue di Santi di colore e uno stupro fanno da sfondo a uno dei video più controversi della storia della musica, ovvero quello di “Like A Prayer”, primo singolo dell’omonimo disco.
Il titolo del disco (lett. “Come una preghiera”),non è affatto casuale: nel corso del disco vengono affrontati diversi temi che per la cantante sono quasi sacri, come il matrimonio con Sean Penn (“Till Death Do Us Part”), la morte della madre (“Promise To Try”), l’importanza della famiglia (“Keep It Together”), il suo rapporto con il padre (“Oh Father”) per poi terminare con “Act Of Contrition”, l’Atto di Dolore cantato sulle base rovesciata di “Like A Prayer”.
Nel disco non mancano brani meno seri e più radio-friendly quali “Express Yourself”, “Cherish”, “Dear Jessie” dei quali gli ultimi due furono inseriti solo per volontà della casa discografica, nonostante si rivelarono poi ottimi successi, soprattutto “Cherish”. Il disco vanta 6 singoli e raggiunse la numero 1 in tutto il mondo. Si tratta di una delle produzioni pop migliori di sempre, e questo grazie anche al produttore Patrick Leonard.
I’M BREATHLESS
A metà tra una colonna sonora e un album studio, “I’m Breathless” è la soundtrack del film “Dick Tracy”, in cui Madonna recita appunto la parte di Mahoney Breathless. Il disco presenta sonorità Jazz e Blues e le canzoni sono ispirate proprio all’ambiente del film.
Dal disco furono estrapolati due singoli: il primo fu “Vogue”, celebre hit che inizialmente era stata concepita come una semplice b-side di “Keep It Together” per poi essere promossa a singolo sotto richiesta di Madonna stessa; il secondo fu “Hanky Panky” che, nonostante mancasse di video, raggiunse comunque la no.10 in USA.
THE IMMACULATE COLLECTION
La prima raccolta di Madonna, “The Imaculate Collection” è ad oggi il Greatest Hits più venduto nella storia della musica per un’artista femminile con oltre 30.000.000 di copie vendute in tutto il mondo. L’album ripercorre i momenti salienti della sua carriera, che in soli 8 anni le aveva già donato otto numero 1 nella Billboard Hot 100 e ben venti top 10 hits. Il disco aveva solo due inediti, “Rescue Me” e la controversa “Justify My Love” che donò a Madonna la sua nona numero 1 e diede vita al controverso periodo “SEX” che finirà nel 1994 con “Human Nature”.
EROTICA
Atmosfere sensuali, brani parlati e ansimati, testi con doppi sensi sessuali e un’intraprendenza unica: sono questi gli elementi che compongono il quinto disco di inediti di Madonna, prodotto insieme a Shep Pettibone. Come la performer stessa ha rivelato, più che sul sesso il disco vuole essere un’enciclopedia sull’amore, raccontandolo in tutte le sue sfaccettature.
L’album voleva cercare di aprire la mente della gente, che allora considerava tabù parlare di sesso. Per questo il progetto fu rifiutato dalla Warner ma Madonna decise di creare la propria casa discografica pur di esprimere le proprie idee. Madonna diede vita alla Maverick, che oltre ad aver pubblicato i dischi della stessa fino al 2003 ha anche permesso a cantanti del calibro di Alanis Morissette di spopolare.
In “Erotica” si passa da brani spinti come il lead single “Erotica”, “Where Life Begins”, “Secret Garden”, a brani più introspettivi come “Bad Girl” o “In This Life”. Il disco, accompagnato dall’uscita del libro “SEX”, fu subito accolto da critiche ed etichettato come flop. Allora l’album riuscì a malapena a vendere 5.000.000 di copie (cifre bassine per quei tempi) e i singoli fecero fatica ad entrare nelle varie classifiche.
Nonostante tutto Madonna fece seguire all’album il “Girlie Show”, uno dei più maestosi tour della Regina del pop, sul quale alcuni brani di “Erotica” diventarono ancora più promiscui di quanto non lo fossero già, come “Why’s It So Hard”, canzone a difesa dei diritti degli omosessuali. Dal disco furono estratti 6 singoli: “Erotica” e “Deeper And Deeper” che entrarono nella Hot 100 peakkando rispettivamente alla 3 e alla 7, “Bad Girl”, “Rain”, “Fever” e “Bye Bye Baby”.
BEDTIME STORIES
Quando ormai la carriera di Madonna sembra finita, la cantante rilascia un nuovo disco ritornando con un’immagine apparentemente più pulita e raffinata rispetto a quella sfacciata di “Erotica”. Co-prodotto da Babyface, Nellee Hooper, Dalla Austin e Dave Hall, “Bedtime Stories” è un album dalle atmosfere a tratti pop, a tratti R&B, a volte anche Alternative. Il disco si apre con “Survival” e le prime parole che sentiamo sono:
Non sarò mai un angelo, non sarò mai una santa, sono troppo occupata a sopravvivere. Ecco la mia storia: nessun rischio, nessuna gloria
Queste due frasi ci fanno subito capire che in realtà Madonna non è affatto pentita del suo passato ma anzi, ne è consapevole e continua a sostenerlo. L’album è composto da 11 canzoni e la tracklist non è affatto casuale: la canzone numero 6 è “Human Nature”, brano scelto come quarto singolo che spicca subito sia per il sound, molto diverso rispetto al pop di classe del resto del disco, ch per il testo, in cui Madonna afferma
Non sono dispiaciuta, è solo la natura umana. Ho detto qualcosa di sbagliato? Non sapevo non potessi parlare di sesso, o che non potessi esprimere la mia opinione
Inserito proprio al centro del disco, questo brano ci spiega come ancora Madonna voglia sottolineare che è rimasta esattamente la stessa di due anni prima e che il suo cambiamento è in realtà una farsa. I testi di “Secret” o “Take A Bow”, i primi due singoli del disco, risultano infatti ancora pieni di sottintesi sessuali, così come tutte le altre canzoni. L’album contiene appunto “Take A Bow”, la canzone di Madonna che ha passato più settimane in vetta alla Billboard Hot 100 (7 settimane) e “Bedtime Story”, prodotta da Björk, il cui video è costato 5.000.000 di dollari ed è stato anche esposto in una galleria d’arte moderna.
SOMETHING TO REMBEMBER
Il secondo greatest hits di Madonna raccoglie le sue migliori ballate, tra cui anche quelle reperibili soltanto nelle varie colonne sonore. Oltre a vari singoli, il disco contiene anche alcuni non-singoli come la title track che proviene da “I’m Breathless” o “Forbidden Love” incisa per “Bedtime Stories”. Dal disco furono estratti tutti e 3 gli inediti come singoli e “You’ll See” riuscì ad entrare nella top 10 della Hot 100.
EVITA
11. “Evita – Music From The Motion Picture” – 1996
Fu nei panni di “Evita Peron” che Madonna riuscì ad aggiudicarsi il suo primo Golden Globe e a rilanciare ancora la sua immagine. La colonna sonora del film è stata una delle più vendute di sempre con oltre 10.000.000 di copie vendute nel mondo e ha regalato a Madonna una delle sue più celebri canzoni, ovvero “Don’t Cry For Me Argentina”.
RAY OF LIGHT
- “Ray Of Light” – 1998
“Ray Of Light” rappresenta la svolta spirituale di Madonna, ed arriva in concomitanza con la nascita della sua primogenita Lourdes. Proprio per questa rinascita, Madonna verrà d’ora in poi definita “Ex Material Girl”. La cantante vuole in un certo senso rompere con il passato e proporsi in una nuova veste mai vista prima. Questa grande rinascita è possibile, a livello musicale, grazie all’incontro con il produttore William Orbit.
L’album esplora nuovi sound che variano dalla alternative all’elettronica che trovano però un equilibrio perfetto con lo stile pop che caratterizza Madonna. Il primo singolo estratto fu “Frozen”, la magnifica ballata che riuscì a incantare tutto il mondo; il secondo fu “Ray Of Light”, uno dei brani più autobiografici di Madonna in cui la diva si rende conto di quanta strada ha fatto; abbiamo ancora dalle magnifiche “Drowned World/Substitute For Love”, “Nothing Really Matters” e “The Power Of Goodbye”.
All’interno ci sono molti brani intimistici, come “Little Star” dedicata alla figlia o “Mer Girl” dedicata alla madre. L’album rimane ancora oggi uno dei più acclamati dalla critica per aver raggiunto picchi difficilmente eguagliati da altre pop star.
MUSIC
L’ottavo disco in studio di Madonna si presenta allo stesso tempo come la continuazione e una totale rottura con il precedente “Ray Of Light”. “Music” è sicuramente l’album più rivoluzionario dell’intera carriera di Madonna e, a distanza di quindici anni, risulta davvero attuale. Il disco si avvale ancora di alcune produzioni di William Orbit ma è prodotto per la maggior parte da Mirwais Ahmadzaï ,che è riuscito a dare un’impronta unica al progetto.
L’album esplora sonorità country unite ad un’elettronica totalmente nuova rispetto a quella sperimentata nel precedente disco. Le atmosfere futuristiche di “Imprssive Instant”, “Runaway Lover”, “Music” si contrappongono alle più pacate “Paradise (Not For Me)”, “Gone” e “I Deserve It” (che, dopo venti anni di carriera, è la prima canzone di Madonna in cui si parla di un amore felice).
Il disco ottenne un successo planetario soprattutto grazie al lead single “Music”, che ha praticamente dato via alla musica pop post 2000 ed è stata l’ultima numero 1 di Madonna negli USA. Furono poi estratti “Don’t Tell Me” e un remix di “What It Feels Like For A Girl”, il cui video fu censurato e venne mandato in onda solo durante le ore notturne (fu il terzo video di Madonna ad essere censurato dopo “Justify My Love” ed “Erotica”).
GHV2
La seconda raccolta di Madonna presenta tutti i suoi maggior successi da “Erotica” a “Music”, in ordine sparso. Si tratta dell’unico album che include il singolo del 1999 “Beautiful Stranger”, ancora oggi la canzone più passata di sempre nelle radio europee. Il disco ha venduto più di 7.000.000 di copie mondialmente.
AMERICAN LIFE
Dopo essersi assicurata di nuovo il consenso del pubblico con due dischi totalmente nuovi rispetto a quanto aveva pubblicato fino al 1998, Madonna osa di nuovo e pubblica il controverso “American Life”, che susciterà talmente tanto scalpore da compromettere per sempre la sua immagine in America.
Il lead single dell’album fu la title track “American Life”, il cui video fu subito censurato: questo mostrava una passerella su cui sfilavano militari con arti amputati, che trascinavano con sé bambini vittime della guerra, mentre alle loro spalle venivano fatte passare terribili immagini sulla guerra di Iraq. Il video finisce con una granata che viene fatta scivolare sulla passerella che viene raccolta dal presidente Bush, il quale la usa per accendersi un sigaro. Il video suscitò polemiche di ogni tipo e fu rimpiazzato da un’altra versione immediatamente.
Da questo momento in poi tutto il lavoro di Madonna fu totalmente snobbato in America (nessun singolo di “American Life” riuscì a entrare nella Billboard Hot 100 e il disco precipitò immediatamente nella classifica americana). Nonostante lo scarso successo commerciale, l’album può essere considerato tranquillamente il miglior disco di Madonna.
Qui Madonna si presenta con tutte le sue sfaccettature: è critica nei confronti del mondo (“American Life”, “Nobody Knows Me”, “I’m So Stupid”, “Hollywood”), umana (“X-Static Process”, “Easy Ride”), pacifista (“Love Profusion”), una mamma piena di amore (“Intervention”), una donna innamorata (“Nothing Fails”) ma che soffre ancora per le perdite del passato (“Mother And Father”). Il disco si avvale ancora delle grandi produzioni di Mirwais, che è riuscito a renderlo immortale grazie all’unione ancora più omogenea di elettronica e pop.
CONFESSIONS ON A DANCE FLOOR
Dopo il flop di “American Life”, Madonna ritorna sulle scene musicali con un nuovo disco totalmente nuovo, sia nei temi che nello stile. Grazie alla collaborazione di Stuart Price, la cantante dà vita a “Confessions On A Dance Floor” e riesce a conquistare di nuovo tutto il mondo.
L’idea di base di “Confessions” è quella di creare una sorta di discoteca in un disco, con musica dance no-stop per un’ora. I 12 brani sono infatti in medley tra loro e non c’è alcuna pausa tra la fine di una canzone e l’inizio della successiva. Dal punto di vista musicale i brani presentano una potenza mai sentita prima, come in “Sorry”, “Get Together”, “Future Lovers” o “Let It Will Be”.
Il primo singolo “Hung Up”, che riprende la famosissima “Gimme! Gimme! Gimme! (A Man After Midnight)” degli ABBA riportando in vita la dance anni ’70, diventa subito un tormentone mondiale, riuscendo piano piano ad insediarsi anche in America dove la cantante era tanto odiata. Nonostante ciò a volte il disco manca di contenuti e di buoni testi (presenti solo in poche canzoni come “Let It Will Be”, “Isaac” o “Like It Or Not”) e sembra che la Madonna conosciuta fino ad ora con dischi come “Like A Prayer”, “Erotica” o “American Life” si sia messa da parte per farci apprezzare una nuova parte di sé, quella più spensierata e allegra.
HARD CANDY
Per la prima volta in quasi trenta anni di carriera, Madonna si mette a lavorare con produttori conosciuti e di successo ovvero Timberland, Justin Timberlake e Pharell. Il risultato è un ottimo disco dal sound Urban ed R&B, ben prodotto ma comunque molto criticato dal fan base: con “Hard Candy” per la prima volta Madonna non detta le regole, ma si adegua alle mode in circolazione.
Nonostante tutto, il disco riceve un ottimo responso sia a livello commerciale che a livello di critiche. Il lead single “4 Minutes” in featuring con Justin Timberlake diventerà uno dei più grandi successi della cantante, così come il secondo estratto “Give It 2 Me”. Dal disco fu poi estratta la magnifica “Miles Away”, che però per mancanza di tempo non fu accompagnata da un video.
Nonostante non sia sicuramente il disco preferito dai fan, Madonna ne è particolarmente affezionata e a dimostrarlo di ciò c’è la presenza di “Candy Shop” e “Heartbeat” nella scaletta di tutti i tour dalla sua uscita.
CELEBRATION
A conclusione del suo contratto con la Warner e del successivo abbandono della casa discografica fu pubblicato “Celebration”, disco che in soli due dischi racchiude le migliore hits di Madonna. l’album contiene due inediti, la title track “Celebration” che ebbe successo soprattutto in Europa, e “Revolver” in collaborazione con Lil Wayne. Quest’ultima traccia fu estratta si come singolo, ma attraverso un remix creato da David Guetta
MDNA
Dopo ben quattro anni dal suo ultimo disco di inediti, Madonna ritorna con “MDNA”, ma le aspettative sono troppo alte e il disco finisce col deludere. Prodotto dai fratelli Benassi e dallo storico produttore William Orbit, “MDNA” è sicuramente il disco meno riuscito dell’intera discografia di Madonna: un pop frivolo, una dance piacevole e niente di troppo sperimentale e impegnativo.
Creato in pochi mesi con il solo scopo di far partire Madonna in tour, l’album presenta davvero poche tracce degne di considerazione, tra cui “Gang Bang” e la vincitrice di un Golden Globe “Masterpiece”. Nonostante tutto, “MDNA” ha regalato a Madonna l’ultima delle sue trentotto top 10 americane con “Give Me All Your Luvin’”, ma anche il suo singolo meno venduto di sempre, ovvero “Turn Up The Radio”.
REBEL HEART
Sicuramente l’album con la pubblicazione più travagliata di sempre, “Rebel Heart” è stato vittima di un fortissimo leak che è riuscito a mettere alle strette la cantante. Ancor prima che ne fosse annunciato il titolo, sulla rete uscirono varie demo di tantissimi brani che misero Madonna nelle condizioni di cambiare tutto il progetto. Sicuramente questo è stato uno dei motivi per cui “Rebel Heart” ha avuto uno scarso riscontro nelle vendite.
Al contrario, invece, il disco è stato apprezzatissimo tra i fan più fedeli, che hanno visto in brani come “Veni Vidi Vici”, “Rebel Heart”, “Devil Pray” e “Ghosttown” il ritorno di quella Madonna intima ma allo stesso tempo spavalda, capace allo stesso tempo di farti sentire la sua umiltà e la sua potenza. L’album rimane un buon lavoro, nonostante alcune pecche che consistono nella lunghezza (23 brani sono eccessivi) ma soprattutto nella varietà dei sound.
Troppi produttori (tra i più importanti Kanye West, Avicii, Diplo e Billboard) ci hanno lavorato su, dando una loro impronta alle proprie tracce che è totalmente dissonante dal resto delle produzioni. Il disco ha avuto tre singoli, tra cui “Ghosttown”, eletta da Rolling Stone come la migliore canzone del 2015 e “Bitch I’m Madonna”, che ha dato a Madonna il suo primo video VEVO Certified.
Come sempre, concludiamo l’articolo con un sondaggio: