E’ difficile fare una descrizione di Stromae in pochi righi: lui è alto, strambo, canta, balla, recita, si comporta da bambino, fa smorfie a non finire, si muove sul palco come un forsennato, è qualcosa di irreale, ha una sagoma strana, con le gambe altissime simili a trampoli, occhi verdi dalle mille sfumature, che cambiano a seconda della canzone.
Lei è tutto ciò che canta e racconta, è sia un bastardo che un figlio senza padre, sia un malato di cancro che una diva alla ricerca della verità su se stessa. Da un pezzo all’altro, recita tutto quello che scrive, si ricrea ogni volta sul palco e in studio: è un camaleonte capace di esprimere di tutto, dall’odio all’amore.
Stromae, nato nel 1985 in Belgio ma originario della Ruanda da parte di entrambe i genitori, ha avuto un’infanzia tormentata causata dall’assenza della figura paterna, morto nel genocidio ruandese.
Simbolo di come la musica non abbia confini, è riuscito a sfondare nel territorio francofono, Belgio compreso, ma anche nel resto dell’Europa e in Russia, luogo in cui vengono molto apprezzate le canzoni in francese e i loro artisti. Portabandiera di questo importante obiettivo è l’ultimo album Racine Carrée che ha venduto mondialmente 3,5 milioni di copie, la maggior parte delle quali in Francia, e si classifica tra gli album in lingua francofona più venduti della storia. Altra soddisfazione del cantante sono due singoli: “Alors On Dance”e “Papaoutai” , rispettivamente per il primo album, Cheese che si è rivelato un altro successo nelle classifiche, e il secondo.
Il successo del secondo album è così importante che il cantante ha deciso di usare come simbolo della sua carriera una racine carrèe, una radice quadrata.
Spinto dalla fama in tutta l’Europa e nel Nord America, prevalentemente in Canada ma anche negli USA con numeri minori, Stromae ha dato inizio al suo primo tour mondiale, primato che condivide con le dive Celine Dion e Lara Fabian, dalla durata di ben 2 anni, che ha toccato ben 25 paesi per un totale di 209 date.
Per celebrare anche questo sogno esaurito, l’interprete ha deciso di condividere a tutti l’intero concerto a Montreal nel Bell Center della città canadese registrato a settembre di quest’anno. Il concerto, oltre ad essere accessibile nel canale VEVO del cantante, sarà visibile nel DVD Racine Carrée, abbreviato con√Live, che conterrà i momenti migliori di tutto il tour e sarà accompagnato da un book fotografico ufficiale di 80 pagine.
Ecco la track list di 17 canzoni più un intro per la durata complessiva di quasi due ore:
1 Intro
2 Ta fête
3 Bâtard
4 Peace or violence
5 Te quiero
6 Tous les mêmes
7 Ave cesaria
8 Sommeil
9 Quand c’est ?
10 Je cours
11 Moules frites
12 Formidable
13 Silence
14 Carmen
15 Humain à l’eau
16 Alors On Danse
17 Papaoutai
18 Merci
19 Tous les mêmes – a capella
Il concerto ha inizio con un’intro in versione cartoon che rimanda al Tim Burton di “A Nightmare Before Christmas”, ma anche al video di “Quand C’est?” del cantante stesso che dura all’incirca 3 minuti. Successivamente, vengono cantate dal vivo tutte le canzoni dell’ultimo album apparte l’ultima traccia, “AVF” poichè, essendo un duetto con Maitre Gims e Orelsan, e quindi l’interprete ha ben pensato di non proporlo per non dover mettere le loro voci in pre-rec.
Nella tracklist anche uno dei suoi migliori successi, il sopracitatao “Alors On Dance”, e altre due dal precedente album, “Peace Or Violence” e “Te quiero”, che servono a variare lingua anche se la parte in francese prevale in qualunque caso.La super hit “Tous Les Memes” è stata proposta in due versioni: la prima con la base uguale a quella nella versione in studio e la seconda a capella quindi senza base in stile Pentatonix.
Particolarmente buona la resa vocale che, nonostante la difficoltà delle canzoni, è riuscita a rimanere tale dall’inizio fino alla fine senza segni di cedimento o mancamento.
Altra nota rilevante la regia dei francofoni Luc Junior Tam and Gautier & Leduc che riesce a catturare le vere essenze del concerto: il cantante, che scherzosamente ci accompagna in tutta la durata, e un’altro elemento importantissimo per la realizzazione di un’esibizione live, il pubblico.
Noi abbiamo trovato l’intero concerto una vera e propria perla del touring straniero grazie alla potensìtissima presenza scenica del francese, della scenografia strana ma perfetta per la situazione e per lo stile originale e fuori dalle righe di Stromae.
Voi che ne pensate? Vi piace quest’esibizione?