Ecco una lista delle migliori canzoni tratta dalla serie cult musical Glee degli anni ’10
Nella mia vita ho visto tante serie tv, ma nessuna è stata importante per me come ”Glee”. Iniziai a seguirlo per caso, tant’è che inizialmente non mi resi conto che da lì a poco sarebbe diventato il mio telefilm preferito in assoluto.
Mi affezionai ai personaggi ed alle storie, è stato l’unico telefilm in cui i momenti di gioia si equivalevano a quelli di commozione, il tutto alimentato dalle cover cantate che nella maggior parte delle volte rispecchiavo a pieno i sentimenti degli attori e le scene recitate.
Grazie a ‘‘Glee” ho scoperto tante canzoni del passato, individuato un lato diverso di altre canzoni che non mi piacevano e mi sono innamorato ancora di più canzoni che già amavo.
Gli attori, alcuni provenienti da Broadway come Lea Michele, non si limitavano a cantarle, ma ci mettevano dentro tutta l’anima come se fossero canzoni proprie.
”Glee” è finito da qualche settimana e mi sembra giusto festeggiare 6 stagioni gloriose con le 10 cover più belle. Inizio col dire che non è stato affatto facile: i vari interpreti hanno eseguito cover straordinarie, e soprattutto è stato difficile non includere tanti brani cantati solo da Rachel (Lea Michele), essendo lei il fulcro dello show per me.
Ma ho pensato giustamente che bisognava dare una visione completa, infondo Glee è basato su un insieme di voci che unite formano una cosa sola.
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FAITHFULLY – Journey 1983, cantata da Rachel Barry ( Lea Michele) e Finn Hudson (Cory Monteith)
Non potevo non iniziare con un duetto: ”Finchel”, un classico per chi ha seguito la serie ed il mio preferito tra i duetti. Mi innamorai di questa cover dopo aver visto l’ennesima replica, come spesso può accadere in campo musicale.
“Faithfully” è una splendida canzone già di per sé grazie ad un grande testo, il quale è una dichiarazione d’amore resa ancora più bella dall’interpretazione fortemente emotiva dei due giovani… sono sicura che è stato in quel momento in cui è scattata la scintilla tra di loro!
La voce dei 2 protagonisti, quella roca di Cory/Finn e quella più acuta di Lea/Rachel, si armonizzano alla perfezione creando un momento magico che dura per tutto il tempo del brano- L’apice, però, si raggiunge alla fine, lì è il clou di tutta la canzone. Ancora mi vengono i brividi ad ascoltarla.
PARADISE BY THE DASHBOARD LIGHT – Meat Loaf 1977, cantata dalle Nuove Direzioni
Come ho già scritto sopra, Glee mi ha fatto conoscere tante canzoni del passato, e ”Paradise By The Dashboard Light” è una di quelle. Questa cover è il chiaro esempio di quello che è un ”Glee club”, voci armoniose che unite sembrano un’unica voce. Certo, quella che si sente maggiormente è la voce di Cory/Finn, ma anche quelle degli ragazzi si riescono comunque a sentire.
La canzone originale dura più di 8 min e più o meno ha la stessa struttura di “Bohemien Rhapsody” dei Queen, non credo sia stato facile scegliere le parti giuste senza che la magia della canzone svanisse, ma i produttori sono stati davvero così bravi a farlo che nessuno sospetterebbe che è stata tagliata.
ONE LESS BELL TO ANSWER/A HOUSE IS NOT A HOME – Barbra Streisand 1971, cantata da Will Shuester ( Mattew Morrison) e April Rhodes (Kristen Chenoweth)
Un altro punto forte del telefilm sono stati i mash-ups, talvolta fatti unendo 2 canzoni opposte creando un risultato eccezionale. Ma questo è il caso di 2 canzoni apparantemente diverse unite dallo stesso tema: quello di una persona amata lasciata di cui si sente la mancanza e la si vuole di nuovo accanto.
Ed è ciò che rende grandiosa questa combinazione, perché è come si fosse creata un’unica canzone, e bisogna dunque fare i complimenti a Barbra per la splendida idea avuta.
Ascoltando entrambe le versioni, senza nulla togliere a Barbra, ci si rende conto che la canzone è più adatta per essere un duetto e l’interpretazione data da questi 2 veterani di Broadway è impeccabile.
Del resto, ho sempre ritenuto che gli attori dei musical fossero più capaci di interpretare canzoni di tutti, essendo attori, danno importanza a ogni parola recitata/cantata.
Mi è sempre piaciuta la voce di Mattew, così calda e passionale mentre la voce di Kristen che è molto nasale, quasi non si sente in questo brano e ciò mi ha fatto apprezzare di più questa cover.
WITHOUT YOU – David Guetta ft Usher 2011, cantata da Rachel Barry
E arriviamo a quello che io definisco un chiaro esempio di come le cover possano risultare migliori delle originali per 2 semplici motivi:
1) il cambio di arrangiamento, da uno pieni di suoni elettronici a uno più scarno composto da piano e orchestra.
2) la STRAORDINARIA e toccante e sentita interpretazione di Lea/Rachel.
La ragazza è dotata di un grandissimo dono che sa usare davvero bene, riesce a destreggiarsi tra cambi di vocalità: prima su toni bassi, poi alti e poi fa falsetti con una facilità disarmante.
Ma il suo punto forte è l’emotività: nonostante la grande tecnica e voce che possiede, non dà MAI per scontato il lato emozionale e comunicativo di un brano e nel caso di ”Without You” riesce a dare quella profondità che l’originale non da.
E’ una delle sue migliori cover che mi ha fatto piacere una canzone che non riuscivo a tollerare e che consideravo troppo ripetitiva e fredda.
TAKE MY BREATH AWAY – Berlin 1986, cantata da Santana Lopez (Naya Rivera) e Quinn Febray (Dianna Agron)
Ora è il turno di un duetto femminile, uno dei miei preferiti di tutta la serie: ”Take My Breath Away” che è una delle mie canzoni preferite in generale e che considero una delle canzoni d’amore e colonne sonore più belle mai scritte.
Avendo premesso questo, ho amato la cover dal primo ascolto: emozione, complicità, grande interpretazione e anche in questo caso non posso che fare i complimenti ai produttori per la scelta di trasformarla in un duetto,il che la rende ancora più magica di quanto non lo sia già.
Le voci (diversissime) delle 2 ragazze, si armonizzano alla perfezione. Non è facile rendere giustizia a un classico, ma ci sono riuscite perfettamente.
LIKE A PRAYER – Madonna 1989, cantata dalle Nuove Direzioni
Spero che nessuno storcerà il naso e ascolti questa cover perchè merita davvero.
Mi innamorai di questa canzone grazie a questa meravigliosa versione corale che, secondo me e senza nulla da togliere alla versione originale, rende di più.
Credo che questa canzone sia nata per essere cantata da più persone : la voce dei ragazzi, unita a quella del coro, crea un’armonia incredibile e da pelle d’oca, c’è una carica emotiva più forte dell’originale.
Mi vengono i brividi ogni volta che l’ascolto, è una delle loro migliori cover di gruppo mai fatte.
IF I DIE YOUNG – The Band Perry 2010, cantata da Santana Lopez ( Naya Rivera)
Premetto che questo è l’unico assolo non cantato da Rachel che preferisco. Questa cover è stata eseguita nell’episodio tributo all’attore che interpretava Finn, Cory Monteith,la cui morte fu un colpo durissimo per tutti.
Questa versione è più country dell’originale ed è per questo che mi piace di più: sono un’amante degli strumenti tipici di quel genere, adoro il banjo e il fiddle suonati insieme che creano una sinfonia quasi.
L’interpretazione è molto sentita e toccante , a cantare è Naya e non Santana, e questo è ciò che rende tale cover vera, sincera e reale.
Ho iniziato ad apprezzare la sua vocalità che considero molto originale e delicata dopo averla sentita, si sposa benissimo con il country e spero che Naya se ne renda conto.
I DREAMED A DREAM – Les Misérables 1985, cantata da Shelby Corcoran (Idina Menzel) e Rachel Berry
Questa è una delle canzoni più famose e reinterpretate di sempre, ma per me nessun altra cover è all’altezza di questa.
Forse è per il mix di delicatezza e disperazione che le 2 cantanti riescono a trasmettere, cosa che non sono riuscita a riscontrare nelle altre versione che ho ascoltato.
Idina e Lea, entrambe dotate di una voce potente, l’hanno messa da parte per trasmettere il senso di questa canzone che parla di un tema in cui tutti ci potremmo rispecchiare: quello di ricordare i tempi andati in cui si sognava una vita felice e che la vita a volte può essere davvero crudele.
Sono state attente a ogni singola parola, le hanno dato il giusto peso e chi non gradisce la voce di Idina perché è troppo nasale sarà colpito positivamente dalla sua vocalità in questa cover, come è successo a me.
AS IF WE NEVER SAID GOODBYE – Sunset Boulevard (musical), cantata da Kurt Hummel (Chris Colfer)
Questo è uno dei miei assoli maschili preferiti, la scelta più ovvia sarebbe stata uno di quelli di Finn, ma alla fine ho optato per questa perché grazie a tale cover mi sono completamente innamorata di questa canzone.
L’originale è cantata da una donna, insolita quindi per un uomo anche per via delle numerose note alte, ma solo lui poteva riuscirla a cantare visto il suo timbro molto delicato e ”femminile”
Devo ammettere che all’inizio non mi entusiasmava il suo timbro , anzi mi dava un po’ fastidio, era troppo acuto per i miei gusti, ma poi quando ho riascoltato questa cover, qualcosa in me è scattato e cambiai idea.
Una delle cose a cui tengo di più è l’interpretazione, riuscire a dare a ogni parola il giusto significato con il proprio strumento, ed è esattamente quello che lui ha fatto riuscendomi a conquistare.
MY MAN – Funny Girl (musical), cantata da Rachel Barry
Concludo questa ‘classifica” con la cover che mostra cosa significa per me cantare e interpretare. L’ho lasciata per ultima perché così sarà ancora fresca alle orecchie di chi l’ascolta,:un’interpretazione del genere non si riesce a scordarla facilmente, ti entra dritta nell’anima e non te ne liberi più.
Ed è stato con questa ‘esibizione’ che m’innamorai di Lea Michele, della sua unica voce, del suo emozionante modo di cantare e della sua incantevole presenza scenica.
Io non sono mai stata una grande estimatrici delle voci potenti: io voglio sentire persone che danno l’anima mentre cantano, interpretando parola per parola ed è esattamente quello che Lea fa e ”My Man” n’è il chiaro esempio.
Esempio di come riesce a controllare quella voce potente con cui può fare qualsiasi cosa: iniziando calma, quasi sussurrando per poi esplodere senza dimenticare l’emotività, esempio di come si fa propria una canzone, senza cadere in quella trappola ”assomiglia tanto all’originale”: la versione di Barbra è completamente diversa.
Ho voluto scegliere di mettere la scene dell’episodio proprio per mostrare questa grande emotività che ha dentro di sé e che riesce a farlo vedere e trasmettere anche cantando in playback per la registrazione della scena.
Ogni volta che ascolto questa cover mi sciolgo completamente, ed è un vero peccato che una voce come la sua non venga riconosciuta aldilà del mondo dei musical, perché merita davvero e attraverso ”Glee” ha dato prova di saper interpretare tantissimi generi e tipi di canzoni.
Per quanto mi riguarda avrei fatto continuare ”Glee” all’infinito, ma non lo si poteva fare, almeno ci ha lasciato questa lunga lista di bellissime cover che, io continuerò ad ascoltare anche quando sarò vecchia, perché sono state parte fondamentali della mia vita in questi 6 anni.
Spero che vi siano piaciute e chi ha la curiosità di guardarsi la serie, lo faccia e non se ne pentirà
Scritto da Veronica Gurguis