La musica latina é un trend, non solo per gli artisti latini, 10 canzoni latine cantate da artisti non latin.
Se dovessimo fare un elenco delle lingue più utilizzate nel musicbiz di tutto il mondo, subito dopo l’inglese ci sarebbe lo spagnolo.
A causa principalmente dell’elevato numero di persone che lo parlano, ma anche per via della sua musicalità, gli artisti che creando musica in spagnolo sono davvero moltissimi, al punto che per definirli utilizziamo un termine ben preciso: quello di artisti latini.
Non sempre, però, gli unici cantanti a pubblicare delle canzoni in spagnolo lo fanno per tutta la loro carriera: a volte, infatti, capita anche che interpreti che incidono musica per lo più in inglese scelgano di rilasciare un album (o anche solo qualche brano) in spagnolo, spesso per accattivarsi il pubblico hispanico, il quale in alcune occasioni si dimostra molto più fedele di quello anglofono.
Diamo ora un’occhiata a 10 casi in cui determinati artisti, spesso facendo leva su origini latine provenienti da parte dei loro antenati, in un determinato momento della loro carriera hanno deciso di pubblicare del materiale in spagnolo.
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Christina Aguilera – Pero Me Acuerdo De Ti
Partiamo subito alla grande ascoltando una delle ballad più belle ed intense della carriera di Christina Aguilera. Siamo nella seconda metà del 2000 e la RCA cerca di sfruttare le origini portoricane di Xtina per lanciarla alla grande anche nel mercato hispanico attraverso la release del suo primo (e unico) album in spagnolo: “Me Reflejo”.
Progetto sicuramente molto riuscito sul piano commerciale e che fruttò alla star anche il suo primo Latin Grammy, al suo interno trovavamo sia le spanish version di brani contenuti nel debut album, che pezzi registrati direttamente in spagnolo. Tra questi il migliore è senza alcun dubbio il secondo singolo “Pero Me Acuerdo De Ti”, brano che in tempi non sospetti iniziava a mostrare le grandi doti vocali di questa ragazza.
Incentrata sulle emozioni provate da una persona che si ritrova a pensare con nostalgia al suo vecchio amore, “Pero Me Acuerdo De Ti” è una ballad raffinata e molto ben interpretata dalla Aguilera.
Se sul piano emotivo l’artista riesce a coinvolgerci grazie all’enfasi inserita in ogni singola parola, su quello tecnico sfoggia una potenza mai vista nelle sue canzoni precedenti, arrivando soprattutto sul finale ed un’escalation di acuti ed un whistle capaci di far venire i brividi.
Critica e pubblico (latini ma non solo) uscirono praticamente pazzi per questa canzone, la quale ottenne un successo strepitoso in Spagna e America Latina e mostrò finalmente cosa era in grado di fare la nostra Xtina. E dire che eravamo solo all’inizio di una grande carriera…
Beyoncé – Irreeplanzable
La “B-Day” Era di Beyoncé dovrebbe essere ricordata per svariati motivi: stiamo parlando del primo album di Bey per cui sono stati girati dei video anche per i non-singoli, del disco che le ha permesso di confermarsi come una delle migliori artiste R&B della sua generazione, ma soprattutto dell’album attraverso il quale l’interprete ha tentato di imporsi ancora di più anche nel mercato latino.
Prima ancora che arrivasse la riedizione con tanto di duetto con Shakira in “Beautiful Liar”, la superstar ha provato ad ammaliare questa grossa fetta di pubblico con la spanish version di un’altra grande hit inclusa nel progetto: la meravigliosa “Irreplaceable”, che in questa edit ha assunto il titolo di “Irreplanzable”.
Il brano (lo conosciamo tutti) è una mid tempo dal sound allegro e spensierato incentrata sulle emozioni di una donna che caccia il suo ex dalla sua vita con una spensieratezza tale da far invidia a chiunque.
In questa versione, Bey risulta a mio avviso meno sicura rispetto all’originale, il che è probabilmente dovuto proprio alla lingua scelta (ricordiamo che Bee non aveva mai cantato in spagnolo prima).
Nonostante ciò, il brano risulta sicuramente d’impatto e ciò è testimoniato dal forte successo riscosso nel mercato a cui era destinato, e perfino qui in Italia questa spanish version ottenne risultati superiori a quelli dell’originale: basti pensare che nella classifica FIMI “Irreplaceable” si è fermata alla no.10, mentre “Irreeplanzable” si è spinta fino alla no.3.
Demi Lovato – Rascacielo
Se nel corso degli anni spesso si è parlato della diva latina Shakira come di una mescolanza di popoli per via delle sue origini arabe, colombiane, spagnole e italiane, c’è una popstar statunitense che non è certo da meno: sto parlando di Demi Lovato.
Originaria di USA, Italia, UK e America Latina, la star disneyana può contare su un grosso fan base anche nella zona centrale del continente americano: pensate che il mercato in cui lei ha più successo in assoluto non sono gli USA ma il Brasile, unico paese in cui il suo ultimo album “Demi” ha ricevuto ben 3 dischi di platino
Per allargare anche ai paesi di lingua prettamente spagnola il successo ottenuto nell’ex colonia portoghese, Demi talvolta ha rilasciato delle edit in spagnolo di alcuni suoi singoli.
Tra queste la più potente ed emotiva è senza alcun dubbio “Rascacielo”, la spanish version di “Skyscraper”, canzone che come sapete le ha permesso di amplificare vertiginosamente il successo di Demi grazie ad un testo fortemente sentito ed incentrato sulla resurrezione della star dopo i problemi per i quali ha dovuto farsi curare in rehab.
Se in altri casi le edit di questo tipo non riescono a reggere il confronto con le originali, “Rascacielo” eguaglia sicuramente il potere emotivo di “Skyscraper“, risultando ugualmente incisiva e struggente, commuovendo l’ascoltatore con la sua stessa facilità e risultando dunque perfettamente in grado di convertire in pure emozione i versi interpretati dalla cantante.
Purtroppo le potenzialità di questa edit non sono state sfruttate a dovere, e me ne dispiace profondamente in quanto si è trattato di un’occasione sprecata per Demi: con questo pezzo l’artista poteva davvero ingigantire il suo successo in una maniera fortissima in alcuni mercati, ma ciò non è avvenuto.
Oltre al brano in sé, vi posto di seguito anche un interessante mush up live tra le due versioni
Selena Gomez & The Scene – Un Ano Sin Lluvia
Ma Demi non è certo l’unica popstar disneyana della sua generazione che può vantare delle origini latine. Come confessa il suo stesso cognome, anche Selena Gomez ha origini provenienti dalla parte hispanica del continente americano: suo padre è infatti un messicano emigrato in USA.
Come prevedibile, anche nel caso di Selena si è cercato di lanciarla anche in America Latina proprio facendo leva sulle sue origini, e questo è ovviamente avvenuto con la versione in lingua spagnola di un suo singolo: sto parlando di “A Year Without Rain”, brano rilasciato assieme ai The Scene nel 2010 come secondo singolo estratto dall’album omonimo.
La canzone è incentrata su un amore finito ma rimpianto, tematica la quale è tuttavia unita ad un sound dancereccio fra i più ballabili di Selena, il tutto per una formula che a sorpresa non fu convincente sul piano commerciale, ma che soprattutto in spagnolo rende maledettamente bene.
Difatti, ritengo che “Un Ano Sin Lluvia” sia di grandissima lunga migliore dell’originale: qui la voce di Selena appare infatti molto sicura, quasi come se nelle vesti di popstar latina la cantante si sentisse più a suo agio che in quelle di cantante anglofona.
E’ un vero peccato che questo brano non abbia ottenuto, in nessuna versione, un successo che rendesse giustizia al suo potenziale: come in molti di voi sanno, io non sono certo un ammiratore di Selena, ma questa canzone è obbiettivamente migliore di tutti gli altri singoli rilasciati in quegli anni dalla bella star americana.
Inna – Caliente
Abbandoniamo momentaneamente l’america e le edit di brani originariamente creati in spagnolo per trovare una delle star est-europee più quotate e talentuose degli ultimi anni: Inna.
Cantante il cui talento è spesso messo in ombra da brani da discoteca che concentrano l’attenzione solo sul beat, talvolta Inna ha comunque voluto sperimentare qualcosa di diverso scegliendo anche lingue che non fossero per forza l’inglese o il rumeno.
Tra questi esperimenti, il più conosciuto è sicuramente quello di “Caliente”, brano che fonde sapientemente ritmiche latine a ritmi dance, ma anche la lingua spagnola a quella inglese, il tutto per uno dei rari esempi di spanglish europei che mi ha colpito moltissimo fin dal primo ascolto.
Incentrato su un tipo di amore fortemente carnale (così come del resto si può capire dal titolo stesso), “Caliente” presenta solo pochi versi in inglese all’interno dei pre-ritornelli, e per questo motivo ritengo che si tratti a tutti gli effetti un brano in spagnolo.
Pur non avendo ottenuto lo stesso successo di hit come “Sun Is Up” o “Hot”, questo brano è stato comunque uno dei più ballati negli ultimi anni nelle discoteche di tutta europa e non solo, ed inoltre ha permesso a Inna di conquistare una buona visibilità anche in Messico, il che l’ha confermata come una delle poche cantanti romene capaci di avviare una carriera a livello extraeuropeo.
Mariah Carey – Heroe
Ritorniamo dritti in America per incontrare una delle più grandi dive che la storia della musica ricordi, l’assoluta protagonista degli anni ’90 Mariah Carey.
Così come Shakira e Demi Lovato, anche Mimi è nata da un miscuglio di popoli: la star può vantare origini statunitensi, irlandesi e venezuelane, e per via di quest’ultime ha spesso cercato di accontentare anche il pubblico latino con brani in spagnolo.
In questo filone si inserisce, ovviamente, anche la spanish version di uno dei più grandi capolavori mai rilasciati dalla celebre interprete: la hit senza tempo “Hero”, brano che in questa veste assume il titolo di “Heroe”. Come sapete, “Hero” è una ballad tra le più solenni mai rilasciate di Mariah, una vera pietra miliare della musica che in questa edit non perde la magia che la caratterizza.
Mariah si fa interprete di uno dei più bei testi mai composti anche in una lingua diversa dalla sua, una lingua nella quale Mimi si rivela comunque una buona conoscitrice, o almeno questo è quanto traspare da un’interpretazione sicura ed emotiva, capacissima di emozionare l’ascoltatore e di fornirgli la dose di sicurezza e di voglia di andare avanti che scaturiscono da questo capolavoro.
Sebbene i suoi risultati non siano per niente paragonabili a quelli dell’originale, che negli anni è diventato uno degli inni motivazionali più idolatrati di sempre, “Heroe” ottenne comunque un buon seguito nei paesi latini, i quali non hanno mai disdegnato neanche le pubblicazioni in inglese di questa storica interprete.
Jennifer Lopez – Que Hiciste
Se magari per quanto riguarda alcune delle precedenti interpreti non tutti voi eravate a conoscenza delle loro origini latine, esiste una superstar statunitense la cui origine latina è nota praticamente a qualunque fruitore di musica pop e R&B: Jennifer Lopez.
In parte grazie al successo ottenuto negli anni ’90 con l’interpretazione del ruolo di Selena in un relativo biopic, in parte grazie ad un cognome che di sicuro non nasconde le sue origini, JLO è sempre stata vista come una delle più grandi espressioni di latinità negli USA, motivo per il quale non poteva certo permettersi di far passare tutta la sua carriera senza pubblicare un album in spagnolo.
Questa release avviene nel 2007 con “Como Ama una Mujer”, una vera perla del latin pop che fu anticipata da una delle tracce migliori dell’intera carriera di JLO: la potentissima “Que Hiciste”, una sorta di grido rabbioso contro un ex che con il suo comportamento ha distrutto la sua storia con la cantante.
Composizione prettamente latin rock, il brano inizia con un ritmo lento da ballad introspettiva per poi trasformarsi in una delle up tempo più incisive ed energiche di JLO. La Lopez in questo brano ci da una prova tangibile delle sue grandi doti interpretative lasciando percepire all’ascoltare una rabbia ed una frustrazione incredibili, percettibili a pelle praticamente da chiunque.
Ovviamente, un brano del genere non poteva certo passare inosservato, e si è così trasformato in una hit grossissima in America Latina (ma anche qui in Italia).
Nelly Furtado – Manos Al Aire
Ma i discendenti di emigrati latini non sempre provengono dagli USA.
Ci sono infatti casi (neppure troppo rari) in cui chi in passato è emigrato da paesi latini non si è fermato negli States ma è salito fino al Canada, da sempre nazione multietnica che accosta una componente anglofona ad una francofona. Questo lo sa bene Nelly Furtado, i cui genitori sono proprio dei portoricani emigrati in Canada.
Ovviamente, arrivata ad un certo punto della sua carriera, anche Nelly ha sentito il bisogno di onorare le sue origini rilasciando un album interamente in spagnolo. Il progetto ha assunto il titolo di “Mi Plan” e per la sua promozione Nelly pubblicò come lead single uno dei più grandi capolavori della sua carriera: “Manos Al Aire”.
Brano caratterizzato da un testo maturo e profondo come pochi in campo pop, “Manos Al Aire” è incentrato su un tema molto sentito in tutto il mondo, in particolare nei paesi più maschilisti dell’America Latina: la violenza sulle donne. A questo si aggiunge un sound puramente strumentale che, oltre a risultare molto catchy e d’effetto, esalta la vocalità di Nelly e la sua interpretazione, che qui si fa davvero emotiva.
Resa invincibile da un tema sempre attuale ed in cui moltissime persone possono riconoscersi, “Manos Al Aire” fu un grande successo tanto nei paesi latini quanto in alcune nazioni europee, ed in particolare in Italia fu uno dei maggiori tormentoni dell’estate nel 2009.
Inoltre questo singolo permise a Nelly di diventare la prima nordamericana a dominare la “Billboard Hot Latin Songs” con un pezzo in spagnolo. Insomma, meglio di così…
Jason Derulo – Talk Dirty (spanish edit)
Continuiamo a parlare di cantanti figli di emigrati per concentrarci però su uno statunitense i cui genitori sono originari di una delle nazioni latine più povere in assoluto: Haiti.
Sto parlando di Jason Derulo, artista così ben integrato nella cultura urban statunitense da nascondere queste origini quasi sempre alla perfezione, tranne che nella promozione di una delle sue hit più forti: “Talk Dirty”.
Come sapete, il brano è una up tempo urban tra le più esplicite degli ultimi anni, un pezzo in cui Jason non fa mistero delle sue voglie e delle sue abitudini sessuali, soffermandosi tra l’altro sull’internazionalità di alcune pratiche: “Vado in giro per il mondo, non parlo tutte le lingue, ma il tuo cu*o non ha bisogno di spiegazioni” recita con grande finezza il nostro Jason, ma con questo pezzo lui di lingue ne ha parlate più di una.
Tra le varie versioni registrate, ne troviamo ovviamente anche una in spagnolo, all’interno della quale il ritornello ed il verso rap di 2 Chains sono lasciati tuttavia in inglese.
In questo caso, l’interpretazione data al brano e l’impronta del pezzo in sé è praticamente sono praticamente le stesse della versione che noi tutti conosciamo, ma la lingua spagnola conferisce al tutto un sapore sicuramente diverso.
Quest’operazione commerciale non aiutò più di tanto il brano, il quale in quel momento aveva già raggiunto un livello di successo incredibile in giro per il mondo (Italia compresa), un caso più unico che raro negli ultimi anni per una canzone urban.
Celine Dion – Sola Otra Vez
Infine, per concludere in bellezza questo post, vorrei parlarvi di un’altra grande leggenda che in alcuni momenti della sua carriera ha provato a conquistare il pubblico latino regalandogli qualche brano in spagnolo, un compito abbastanza arduo per lei se consideriamo che è dall’inizio degli anni ’90 che alterna brani in francese ad altri in inglese.
L’artista di cui sto parlando è l’immensa Celine Dion, ed il brano su cui vorrei soffermarmi è la spanish version di uno dei suoi classici più intensi e potenti in assoluto, una ballad dal gusto solenne in cui la voce di questa straordinaria donna da il meglio di sé lasciando la pelle d’oca. Il pezzo in questione è “All By Myself”, e la sua spanish edit è “Sola Otra Vez”.
Interpretata con la stessa enfasi e lo stesso impegno vocale della versione internazionale, “Sola Otra Vez” riesce a colpire nel profondo chiunque la ascolti grazie principalmente ad una performance vocale impeccabile, una delle migliori di una tra le voci più incredibili che la storia della musica ci abbia mai regalato.
Con questa versione del brano, Celine raggiunse pienamente i suoi scopi ottenendo un grosso successo in America Latina ed arrivando alla no.2 della classifica latina di Billboard. Davvero un grande risultato per l’interprete, che nonostante non fosse ancora arrivata all’apice della sua carriera in quegli anni era già una delle dive più potenti del musicbiz.
E siamo arrivati anche questa volta al termine del viaggio.
Che ne dite di questi brani? Vi vengono in mente altri esempi del genere?
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