Il 23 luglio, dal 2011, è un giorno amaro per la musica. 7 anni fa, infatti, se ne andava per sempre uno dei talenti più cristallini che l’industria abbia conosciuto.
Purtroppo il destino con lei è stato crudele; niente e nessuno è riuscito a salvarla dalle sue debolezze e, nonostante il suo nome brillasse nell’Olimpo della musica, Amy si è lasciata andare a soli 27 anni, quel numero maledetto che prima di lei portò con sé tanti altri miti.
Ancora oggi accettare la morte di Amy Winehouse risulta difficile. Troppo poco è stato il tempo a sua disposizione, troppo poco il mondo ha potuto ammirare la sua luce, quella vera. Ma chi vive di musica sa che l’eredità della cantante va ben oltre i pochi album registrati nel corso della sua carriera. Amy, con la sua unicità, il suo anticonformismo, la sua trasparenza, nel bene e nel male, ha ispirato la sua generazione e quella a venire. E a dirlo sono stati tanti colleghi, che in questi anni non hanno mai mancato di parlare di lei, di ricordarla, di ringraziarla.
Parole a dimostrazione che anche se quel 23 luglio si è portato via un’artista straordinaria, qualcosa di vivo rimarrà sempre.
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ADELE
Sento di dovere tanto della mia carriera a lei. So che l’America l’ha scoperta con Back to Black, ma il suo primo album, Frank … mi ha davvero cambiato la vita. Ho iniziato la scuola di musica quando avevo 14 anni, e quando ne avevo 15 e mezzo Frank è uscito. La vedevo in TV o negli scatti delle riviste con una chitarra elettrica rosa, e pensavo che fosse la più fighissima figlia di pu*tana sulla faccia della Terra. Grazie a lei ho preso una chitarra, e grazie a lei scrivo le mie canzoni. Le canzoni con cui ho firmato il primo contratto sono le canzoni che ho scritto completamente da sola. Se non fosse stato per lei, non sarebbe successo. Devo il 90% della mia carriera a lei
JESSIE J
Amy ha spianato la strada a persone come me e Adele. Ha abbattuto i limiti, ha impostato un nuovo standard. Ha scritto musica che è andata in tutto il mondo. Fino a quel momento le artiste britanniche non avevano fatto nulla da Annie Lennox, ed era molto tempo fa. Mi sento come se Amy avesse riportato indietro il tempo, e non penso che si fosse nemmeno resa conto di averlo fatto. Era piuttosto umile anche se tutti dicevano che era incredibile. Sento che – parlo soprattutto per me ma penso che Adele senta lo stesso – non posso deludere, e quindi proseguirò da dove ha lasciato. È un onore essere qui e quello che farò sarà in pensiero a lei.
JESS GLYNNE
Mi sarebbe piaciuto scrivere una canzone con Amy Winehouse. Quello era un mio sogno che non si è avverato e mai si avvererà.
Per me lei era una ragazza del nord di Londra, aveva un background simile al mio e stava facendo qualcosa che avrei voluto davvero fare io. La sua storia per me è stata così stimolante e mi ha spinta a voler fare musica ancora di più, soprattutto sapendo che qualcuno, proprio in fondo alla strada, stava facendo la stessa identica cosa.
LADY GAGA
Sono sempre stata una sua grande fan. Lei era la mia unica speranza quando ero ancora un’artista emergente. Nessuno mi conosceva e non avevo fan, non avevo una casa discografica e tutti quelli che mi incontravano pensavano che non avessi abbastanza voce o che il mio timbro fosse troppo strano. Nessuno sapeva dove collocarmi. Poi ho visto Amy su Rolling Stone e anche dal vivo, e mi ricordo di aver pensato che se avevano trovato un modo per collocare lei, anche io avevo speranza. Lei era davvero speciale. Quello che ha fatto ha dato speranza e ispirazione anche a me. Sono convinta che meritasse di più di quello che ha avuto, soprattutto nella considerazione delle persone. Spero che il mondo possa imparare una lezione da tutto questo. Il suo ricordo è una lezione da imparare.
CHER
Vorrei che Amy fosse ancora qui. Mi piaceva moltissimo. Oltre che la sua musica, mi piaceva il fatto che fosse così autentica, lei non sembrava nessun altro e non le importava. Se il make-up era sbavato le andava bene lo stesso… non c’era finzione. Lei era tutta sostanza. L’ho veramente amata
ELLIE GOULDING
Ho visto il documentario di Amy Winehouse e mi ha fatto pensare che voglio continuare con la mia arte finché posso e non lascerò mai che altro abbia la meglio su di me. Ho imparato da Amy. Lei è un’enorme ispirazione. Ha vissuto qui [a Londra]. Ha lavorato qui. I suoi amici erano qui. E non vedo perché quella non possa essere la mia vita e non possa ancora fare la mia arte senza lasciare che la fama interferisca. E non è che Amy abbia lasciata portar via il meglio di sé. È solo che non aveva scelta. Era così estenuante.
Avevamo amici in comune, ma io non la conoscevo e sono così triste di non averla mai incontrata, sono triste per come è finita perché era un talento incredibile. Incredibile. È una dei più grandi artisti che siano usciti da questo Paese e da Londra
FLORENCE WELCH
Prima di lei il Glastonbury era stato affare di artisti e band maschili. Vedendola lassù mi ha fatto pensare, wow, c’è un posto per cantanti donne e cantautrici in questo mondo.
SAM SMITH
Mi manca così tanto Amy Winehouse. La sua musica mi ispira ancora tanto quanto il primo giorno in cui l’ho ascoltata.
EMELI SANDE’
Mi ha ispirata a scrivere meglio e mettere davvero il cuore là fuori – non cercare di nascondere nulla
LANA DEL REY
Io credo ciecamente in Amy Winehouse. So che non è più con noi, ma credo che lei fosse davvero sé stessa, e grazie a questo è stata apprezzata
RITA ORA
Ricordo quando Amy pubblicò il suo primo album, Frank, che è uno dei miei preferiti. Ricordo di aver sentito: ‘Questa ragazza andava alla nostra scuola.’ Quello fu il primo album che andai fisicamente a comprare.
DUA LIPA
Lo scorso anno, in onore di quello che sarebbe stato il 34° compleanno di Amy, Dua Lipa ha voluto tributarla con una splendida cover di Tears Dry On Their Own, e rivederla assieme ci sembra il miglior di concludere questo ricordo dell’artista: