Se fino a qualche tempo fa le bonus tracks erano delle vere e proprie rarità, oggigiorno chi non rilascia almeno un paio di queste canzoni viene visto come ‘’tirchio’’. Prima le versioni speciali con questi brani, chiamate ‘deluxe edition’, non uscivano contemporaneamente insieme a quelle ‘standard’, ma quasi dopo un anno dalla pubblicazione del cd, il che spesso destabilizzava i fan, che non sapevano se aspettare per avere delle tracce in più o se comprare subito.
Talvolta, inoltre, certi paesi godono del privilegio di avere tracce in più: pensiamo al Giappone in cui escono sempre versioni con grossi contenuti extra, e questo fa spesso sì che i fan(atici) spendano moltissimo per acquistare anche le versioni giapponesi dei dischi, Sebbene a volte le differenze fossero minime. Questa è una cosa che mi ha sempre sconcertata.
In ogni caso, mi piacerebbe sapere qual è il criterio adottato per la scelta delle tracce da utilizzare semplicemente come bonus: molte volte queste sono dei veri propri capolavori che avrebbero meritato un posto all’interno del disco, e spesso si rivelano ad essere anche più belle di certe tracce presenti nella standard.
Per tale ragione, ho scelto 10 bonus track che secondo me non hanno nulla da invidiare alle loro ‘rivali’ della versione standard, anzi per me avrebbero solo arricchito di più i loro rispettivi dischi.
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Heart – Britney Spears
Iniziamo con una traccia contenuta nell’edizione australiana, giapponese e messicana del secondo album di Britney Spears ‘’Oops I Did It Again”. Questa bellissima ballata parla di un amore finito male: Britney chiede perdono al suo amato per il male che gli ha fatto e supplica per avere un’altra chance. La struttura del testo si presta tuttavia ad ogni tipo di situazione, anche non prettamente amorosa.
Ciò che mi aveva colpito al primo ascolto fu l’incredibile interpretazione dell’artista: ho sempre sostenuto che Britney fosse una grande interprete nonostante i suoi limiti vocali. A mio avviso ciò che conta di più è saper trasmettere il senso della canzone ed in questa traccia Brit ha c’entrato in pieno l’obbiettivo.
Oops I Did It Again ha già al suo interno stupende ballate come ‘’Where Are You Now’’ o ‘’When Your Eyes Say It’’, ma credo che Heart avrebbe arricchito il disco, senza contare che avrebbe potuto prendere il posto della cover di ”Satisfaction” che, seppur sia bella, non ritengo sia giusto privilegiare una cover rispetto ad un inedito di questa fattura.
The Other Side Of The Door – Taylor Swift
Taylor Swift è sempre stata generosa con i fan: non c’è nessun suo album che non abbia almeno 3 bonus track! Un anno dopo dall’uscita del suo secondo album ” Fearless”, la cantautrice rilascia una ri-edizione chiamata ” Platinum Edition”, la quale contiene 4 inediti.
Tra questi brani ho scelto ‘’The Other Side Of The Door’’ , una uptempo country-pop che racconta una delle situazioni classiche della discografia della Swift, ossia la vicenda di due innamorati che litigano: lei dice di non volerlo più vedere, ma in realtà lo ama ancora, e per questo gli dedica questo splendido brano.
Ciò che salta subito all’orecchio è la struttura: la cantante non si è mai adagiata nel solito standard di strofa-rit-strofa-bridge-rit, molte volte troviamo variazioni come una terza strofa dopo il bridge. ed è proprio un esperimento di questo tipo a rendere speciale tale canzone.
L’avrei inserita perchè nel disco manca un uptempo che parli dell’amore in questo modo, motivo per il quale avrebbe potuto tranquillamente sostituire qualcuna delle ballad.
Dance For You – Beyoncè
Anche Beyoncè ha sempre rilasciato tanto materiale bonus nel corso della sua carriera, tuttavia per il suo quarto album ”4” la cantante fece un errore imperdonabile: escludere una delle sue più belle canzoni.
”Dance For You” è una traccia rnb molto seducente in cui la star ammicca descrivendo una sorta danza sensuale da proporre a mister Jay Z. Questo è uno dei temi tipici della texana, e sinceramente non riesco a smettere di pensare che la canzone meritasse un posto nell’album, magari togliendolo a ” Run The World”, una traccia meravigliosa ma che stona con il resto del disco, il quale per il resto include solo downtempo.
Forse uno dei motivi per cui la canzone non è stata inserita è la durata di 6 min, ma vista l’intenzione di Bee di creare dei brani “senza tempo” con 4, e soprattutto le sonorità simili a ”1+1”, ” I Care” e ”Best Thing I Never Had”, non possiamo negare che questa traccia avrebbe creato più coesione del disco.
To Find You – Lea Michele
Per l’album di debutto della cantante/attrice Lea Michele, ”Louder”, sono state scelte ben 4 canzoni di cui 3 rilasciate solo digitalmente e una per il mercato giapponese: ” To Find You” .
Scritta da Bonnie Mckee, inizialmente doveva tenersela per sé, ma poi decise di regalarla a Lea e non la ringrazierò mai abbastanza per questo dato che è la mia canzone preferita del disco.
La traccia racconta la storia di questa ragazza in cerca del suo innamorato nei boschi guidata dalla voce di lui, un testo davvero bellissimo valorizzato dall’incredibile sensibilità interpretativa dell’interprete riuscendo a trasmettere perfettamente il messaggio di speranza e felicità del testo.
Per me avrebbe arricchito l’album che ha solo 11 tracce, non si può non inserire una traccia di qualità come questa; con un bellissimo testo, messaggio e splendida interpretazione.
Rooting For My Baby – Miley Cyrus
Miley ha rilasciato poche bonus track, alcune per l’album ”Breakout” e altre per ”Bangerz”, ed io ho scelto proprio una appartenente al famigerato album degli scandali!
‘Rooting For My Baby” è una ballata country-pop che parla degli alti e bassi di una relazione, e per me è l’esempio più emblematico esempio di come certe bonus track possano essere più belle di tante tracce della versione standard: escludere questa perla e includere invece brani come ” Love Money Party” e ” Do My Thang” è stata una blasfemia, la Miley dei primi anni non l’avrebbe mai fatto. Ma andiamo oltre…
I punti di forza della traccia sono sicuramente l’interpretazione e la resa vocale della cantante: Miley è sempre riuscita a cogliere l’essenza di ogni brano ed in questa traccia la sua voce è pura, limpida, calma e rassicurante. Troviamo un colore del suo timbro che non si era mai sentito finora.
Questa è una traccia meravigliosa che ricorda le sue vecchie canzoni, delle tracce piene di anima, cuore e significato. Per fortuna che pure la stessa Cyrus la pensa in questo modo, tant’è che l’ha inserita nella scaletta del Bangerz tour. Inserirla anche nella standard del disco al posto di una delle tante canzoni di bassa lega presenti no?
I Will Be – Avril Lavigne
Avril è una d quelle artiste che hanno il braccino corto: solo per i primi 3 album rilasciava materiale nuovo, ma giusto una o due canzoni, poco ma sempre meglio delle sole versioni acustiche che inserisce ora nelle deluxe.
Tra questi pochi inediti, ho scelto ” I Will Be”, una traccia contenuta in una delle tanti ri-edizioni del suo ultimo bestseller ” The Best Damn Thing”. La gente conosce principalmente la versione di Leona Lewis che l’ha inserita nel suo album di debutto ”Spirit” (il che avviene ad esempio anche per “Breakaway” della Clarkson), ma è giusto che si dia credito alla versione originale.
La traccia parla del suo matrimonio con Deryck Whibley e mostra il lato più romantico della cantante, che fino ad allora aveva chiuso queste emozioni nel suo cuore. Di conseguenza, l’interpretazione è molto delicata e dolce, bene diversa da quella eseguita poi da Leona, che pur avendo proposto un’esecuione
Non so come Avril abbia potuta escludere dall’album: ok che già ”Innocence” parlava del medesimo argomento, ma I Will Be avrebbe completato il cerchio. Inserirla al posto di ”Keep Holding On” sarebbe stato meglio: seppur considerando quella traccia come una delle migliori della sua carriera, ho sempre pensato che avesse preso il posto di I Will Be ingiustamente, semplicemente per il fatto che quel brano non è nato per questo progetto.
Fool In Love – Rihanna
Pure Rihanna si è sempre limitata allo stretto necessario riguardo a materiale bonus, mettendolo solo in qualche suo album. Nel suo sesto sforzo discografico “Talk That Talk” troviamo ”Fool In Love”, una canzone che affronta una tematica particolare. Infatti le liriche parlano di amare un uomo che consideri perfetto, ma che in realtà ha un lato oscuro.
Ciò che risalta di più è sicuramente la performance vocale: se fino a qualche tempo prima le sue esecuzioni erano piuttosto piatte, da Rated R, Rihanna inizia a riuscire a controllare il suo strumento fino ad arrivare a regalare splendide interpretazioni (almeno in studio), e questa traccia lo dimostra ampiamente.
Inserirla, avrebbe dato un tocco in più al disco, già ricco di belle ballad.
Birds Of Prey – Christina Aguilera
Christina Aguilera ha incluso bonus track in solo due dei suoi album, ma in fondo non ce n’è mai stato bisogno per lei dato che la maggior parte dei suoi dischi contengono più di 18 tracce a testa!
Per Bionic, però, la diva ha deciso di includere ben 5 bonus. Per questo post ho scelto “Birds of Prey” perchè, a mio avviso, è il classico esempio di come si possano lasciare le più belle canzoni fuori dal disco. La canzone è forse la più metaforica ed enigmatica dell’intera discografia dell’Aguilera ,pertanto si presta a molte interpretazioni a seconda della sensibilità dell’ascoltatore.
Sicuramente meritava un posto in prima fila nel disc: se Christina avesse seguito questa strada di electro-pop in chiave ‘dark’ e ‘mistica’, l’album avrebbe acquistato tanti punti in più e non sarebbe stato snobbato da molti. Del resto, in questo album troviamo anche tracce che per quanto meravigliose c’entrano poco col concept futuristico, il che in passato non era mai accaduto alla nostra Christina.
Lucky Ones – Lana Del Rey
”Born To Die” è stato l’album-rivelazione del 2012 ed ha portato una ventata di aria fresca nel mondo della musica, allora dominato ancora dalla dance generica. C’è una traccia esclusa che avrebbe meritato di far parte del disco ed è ”Lucky Ones”, da sempre una delle mie preferite del disco e di Lana in generale.
La traccia parla della felicità di aver trovato la propria anima gemella dopo tante delusioni, ma nonostante il testo felice a livello di sound è nel tipico stile di Lana, per cui avrebbe meritato assolutamente un posto nell’album.
Se poi consideriamo anche la sua dolce interpretazione e il sound a tratti celestiale che smorzano i toni ‘dark’ di quasi metà dell’album, allora ci rendiamo conto di come non inserirla sia stato un grosso errore, proprio perchè mostra un lato di Lana che il pubblico conosce poco.
Choose Your Battles – Katy Perry
Per i suoi album, Katy ha sempre rilasciato materiale bonus, ed io ho scelto una traccia dal suo ultimo disco ”Prism”, perchè la sua esclusione è a mio avviso la più inaccettabile di questa lista.
”Choose Your Battles” parla della fine del suo matrimonio e di come il suo ex volesse solo discutere, mentre lei non ne avesse intenzione. Si tratta una traccia importantissima che rappresenta tutto ciò che sta dietro a Prism, insieme a ”By The Grace Of God”.
Come hanno potuto escluderla ed inserire canzoni come ”This Is How We Do”, ”Birthday” o la tanto acclamata ”Walking On Air” che ripete solo 2 frasi fino allo sfinimento? Senza contare che mostra un lato maturo, adulto della Perry sia dal punto di vista lirico che quello musicale, motivo per cui in Prism avrebbe fatto la sua meritata figura.
Articolo scritto da Veronica Gurguis